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Falconara Concluso il progetto “Ci sto? Affare Fatica”

La sindaca Stefania Signorini ai giovani partecipanti: «Un impegno che dimostra come il patrimonio cittadino appartenga a tutti noi e che danneggiarlo significa sottrarre risorse alla comunità»

Falconara – È stata una squadra composta da nove ragazze e un ragazzo quella entrata in azione per il progetto Ci sto? Affare fatica, il programma di cittadinanza attiva che vede impegnati i giovani del territorio nello svolgere lavori per il bene comune.

Il progetto si è concluso nella giornata di venerdì 5 luglio. Dopo gli interventi della prima squadra in spiaggia, dove sono stati tinteggiati la sede della guardia medica turistica e i servizi igienici a disposizione dei bagnanti, nella settimana che si è appena conclusa i giovani si sono dedicati alla cura della zona esterna della scuola Rodari, in via Italia.

In particolare è stato carteggiato e riverniciato il cancello del giardino e tutta la ringhiera che lo separa dalla strada.

Il sindaco Stefania Signorini ha voluto salutare personalmente i ragazzi in questa seconda e ultima settimana del progetto, facendo loro i complimenti per il lavoro svolto con grande impegno. 

«I ragazzi di Falconara hanno dimostrato ancora una volta di essere pronti a mettersi in gioco per il bene comune – ha detto la Sindaca –. Questo progetto li aiuta ad apprezzare quelli che sono i beni condivisi, insegna loro a rispettarli e a prendersi cura del nostro territorio. Il loro impegno dimostra, agli adulti e soprattutto ai coetanei, che il patrimonio cittadino appartiene a tutti noi e che danneggiarlo significa sottrarre risorse alla comunità».

Per il secondo anno consecutivo il Comune di Falconara ha aderito al progetto, finanziato dalla Regione Marche e coordinato da Csv Marche Ets.

Il progetto Ci sto? Affare fatica! ha previsto la presenza di due squadre composte ognuna da 10 giovani, dai 14 ai 21 anni, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

I ragazzi e le ragazze si sono sporcati le mani per rendere più belli i loro territori e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del fare insieme, recuperando il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale e artigianale. 

A ciascun partecipante è stato consegnato a riconoscimento dell’impegno profuso un buono fatica settimanale del valore di 50 euro (100 euro per i tutor) da spendere in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero.

Il progetto è portato avanti a livello nazionale e nel 2024 hanno aderito, oltre alle Marche, anche Veneto, Lombardia, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, territori accomunati dalle stesse regole, dal valore del compenso e dalle stesse dotazioni, come la tipica t-shirt rossa che indossano i ragazzi.

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