Attualità
Falconara «Degrado alla stazione, occorre intervenire»
6 Ottobre 2022
Gli assessori Clemente Rossi e Valentina Barchiesi sollecitano Rfi: «Deve rinascere a nuova vita per dare impulso al centro città e se ne può ricavare anche un parcheggio»
di Gianluca Fenucci
Falconara, 6 ottobre 2022 – «Sarebbe ora di prendere posizione sulla situazione di degrado che si vive davanti alla stazione di Falconara: quando si passa nell’atrio, che si sarebbe dovuto ristrutturare da oltre sei anni, si avverte un senso di disagio e il bar che si sarebbe dovuto aprire è fermo da troppi anni».
Alcuni cittadini sollevano la questione della ristrutturazione dei locali della stazione ferroviaria, un manufatto di prestigio architettonico che risale al 1866 quando divenne stazione di diramazione e, in considerazione dell’importanza acquisita, il modesto fabbricato viaggiatori originario venne sostituito dal 1928 al 1930 da un nuovo imponente edificio, realizzato in stile classico su progetto dell’ingegner Ezio Tagliaferri.
«Bisogna essere propositivi e non passivi, non bisogna tirare a campare – sollecita l’assessore all’urbanistica e al territorio Clemente Rossi – e sollecito Rfi a prendere seriamente in esame la questione della ristrutturazione dei locali della stazione ferroviaria che potrebbe rappresentare un’altra occasione di rilancio sociale, economico e culturale per Falconara. La stazione deve rinascere a nuova vita attraverso una serie di aperture di esercizi e locali che possono essere da impulso per il centro città: un nuovo ristorante, il bar, un bar all’aperto e, perché no, un fast food che divenga punto di riferimento per i giovani e per tutti. Ci sono spazi molto ampi e adeguati per ospitare locali che possono essere motivo di promozione della vita sociale».
Rossi riconosce che la vivibilità della zona è difficile perché in via Flaminia diversi negozi sono chiusi e alcuni resistono in una situazione di parziale degrado che è sotto gli occhi di tutti.
«Poniamo grandi speranze in Rfi – sostiene Rossi – che aveva garantito progetti innovativi. Erano previsti il rifacimento dei marciapiedi, della pensilina di attesa degli autobus e poi occorre cercare di utilizzare l’area interna alla stazione che divenga un parcheggio, superando, se possibile, i vincoli imposti dalla Soprintendenza. La stazione non deve essere una diga che divide la città ma un ponte che la unisce anche sul lungomare».
Valentina Barchiesi, assessore ai lavori pubblici, sottolinea che nei prossimi giorni si terrà un incontro tra Amministrazione comunale e Rfi, dove verrà discussa in particolare la possibilità di trasformare la zona di proprietà dell’azienda in un parcheggio pubblico dove ricavare circa 40 posti auto, la metà dei quali a uso pubblico.
«Abbiamo a cuore il decoro della stazione – afferma – che significa anche riqualificare una zona molto importante del centro. Stiamo lavorando a una bozza di contratto da stipulare tra le parti».
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