Attualità
FALCONARA Incendio all’Api, associazioni e Pd all’attacco
6 Marzo 2022
Si attendono gli sviluppi delle indagini alla raffineria, Stefania Signorini: «Siamo ancora in una fase preliminare e non credo sia opportuno abbandonarsi a previsioni o giudizi»
FALCONARA, 6 marzo 2022 – La perizia chiesta dalla Procura a seguito del rogo del 24 febbraio scorso nell’area di cracking termico della raffineria Api, gli avvisi di garanzia ad alcuni vertici della raffineria, capi reparto, capi turno e responsabili dei settori interni, hanno destato l’interesse dei cittadini e le reazioni di politici ed amministratori.
Il sindaco Stefania Signorini resta cauta e attende gli sviluppi dell’inchiesta.
«Siamo ancora in una fase preliminare – afferma – e non credo sia opportuno abbandonarsi a previsioni o giudizi. Ci sono gli enti preposti per indagare e abbiamo fiducia nella giustizia».
Monia Mancini, l’avvocato che segue la vicenda per conto di alcuni cittadini che hanno inoltrato denunce e delle associazioni Ondaverde e Mal’Aria, attacca.
«Diversi cittadini hanno già denunciato e altri stanno denunciando a seguito dell’incendio. La loro posizione – sostiene l’avv. Mancini – è quella di avere diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro e su questa stessa linea sono l’associazione Ondaverde e il comitato Mal’aria. Ora la Procura ha disposto l’avvio di accertamenti tecnici non ripetibili e le operazioni peritali hanno avuto inizio il 4 marzo, i cittadini che mi hanno dato mandato erano presenti, così come lo saremo nei prossimi accessi anche con il nostro consulente ing. Tommaso Giambuzzi. La partecipazione dei cittadini, persone offese, in questa parte di accertamento tecnico è consentita dal Codice di procedura penale, ma soprattutto ritengo che sia anche un atto dovuto alle persone offese. Ora lasciamo lavorare la Procura e i suoi consulenti, come già fatto in occasione degli accertamenti disposti a seguito delle esalazioni dell’aprile del 2018 e a cui abbiamo partecipato, perché la tutela della salute e dell’ambiente sono diritti costituzionali da tutelare».
Dall’Api giungono commenti stringati.
«E’ normale che dopo un incendio si indaghi sulle cause. L’azienda sta offrendo agli inquirenti piena collaborazione nella ricostruzione di un evento che, grazie all’intervento efficace delle squadre di raffineria e dei Vigili del Fuoco, e al pieno coordinamento con gli enti – evidenzia in una nota l’azienda – è stato contenuto ed estinto nel minor tempo possibile. Confidiamo che dalle indagini sia confermato il corretto operato della raffineria».
Nel frattempo hanno preso posizione sulla vicenda anche i consiglieri regionali del Pd, Antonio Mastrovincenzo, Manuela Bora, Maurizio Mangialardi, Andrea Biancani, Romano Carancini, Anna Casini, Fabrizio Cesetti, Micaela Vitri che parlano di «ennesimo grave episodio che si è verificato all’Api».
«Quali azioni la giunta regionale intende intraprendere per garantire la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini? Si è verificata l’adeguatezza del piano di emergenza ed è stata sollecitata la proprietà a presentare un piano di riconversione verso attività ambientalmente sostenibili?».
Oggi, intanto, inizia la distribuzione porta a porta dell’opuscolo informativo sul piano di emergenza esterno che viene attivato in caso di incidente alla raffineria e che contiene l’indicazione delle norme comportamentali che la popolazione deve adottare, le modalità utilizzate dal Comune per informare la cittadinanza e informazioni utili legate ai diversi scenari incidentali.
Gianluca Fenucci