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Falconara La Sindaca incontra i due uomini che hanno sventato la violenza sessuale

Si difende ma resta in carcere a Pesaro il 24enne bengalese accusato di aver cercato di abusare di una 13enne ma bloccato dall’intervento di due automobilisti di passaggio, Dionigi Morelli e Lorenzo Ulisse

FalconaraResta in carcere a Pesaro il 24enne bengalese arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una sua connazionale di 13 anni.

Il Gip, giudice per le indagini preliminari, Sonia Piermartini ha convalidato l’arresto e non ha concesso la misura degli arresti domiciliari, considerando il bengalese pericoloso e ancora capace di reiterare il reato.

Il 24enne, difeso dall’avv. Angelandrea Cecere, ha contestato i fatti, dando una sua versione dell’episodio.

«Ho conosciuto la ragazza su Instagram e martedì scorso mi aveva chiesto di accompagnarla in auto a portare da mangiare al padre che lavora all’Api. Al ritorno ci siamo fermati per parlare – ha sostenuto il 24enne – e la ragazza mi ha detto che era stanca e non si sentiva bene: per questo ho abbassato il sedile. Era un incontro amichevole e non mi sono messo a cavalcioni su di lei. Non sapevo neppure che fosse minorenne. La ragazza non è scappata, è solo corsa verso casa sua perché si è spaventata dalle persone che erano lì».

Il Gip ha ritenuto scarsamente credibile e contrastante con la versione resa dai testimoni oculari, la ricostruzione fatta dall’imputato, confermando i gravi indizi di colpevolezza a carico del 24enne e convalidando la richiesta della custodia cautelare in carcere. Per il Gip l’indagato potrebbe continuare a ricercare su Instagram, come fatto con la 13enne, altre possibili vittime e anche le dichiarazioni rese dall’indagato volte a travisare i fatti, adducendo sospetti persino sui testimoni, secondo il Gip, è indice di pericolosità visto che può essere disposto a tutto, anche a infangare terze persone pur di difendersi, impedire la ricostruzione esatta dei fatti ed esimersi da ogni responsabilità.

«Non vi è dubbio che, se lasciato libero, l’occasione di delitto si ripresenterà concretamente, creando pericolosi contatti con altre donne con esiti anche più gravi».

L’avv. Angelandrea Cecere, che difende il bengalese, presenterà ricorso contro il provvedimento.

La ragazzina sarà ascoltata dal giudice nei prossimi giorni.

Ieri la sindaca Stefania Signorini ha ricevuto al Castello Dionigi Morelli e Lorenzo Ulisse, i due testimoni oculari che hanno sventato la presunta violenza sulla 13enne.

«In una società in cui spesso la strada più facile sembra essere quella dell’indifferenza verso chi non conosciamo – ha affermato la Sindaca – è bello vedere che ci sono ancora persone che non si voltano dall’altra parte, che si preoccupano quando vedono qualcuno in difficoltà. E’ un messaggio positivo verso tutti gli altri, un modello e un segnale educativo».

Ad accogliere Dionigi Morelli e Lorenzo Ulisse c’era anche il comandante della Polizia Locale Luciano Loccioni.

«Il vostro gesto ha rappresentato una lezione concreta di educazione civica. E’ importante valorizzare la parte migliore della società – ha detto ancora la Sindaca – una comunità accogliente, in cui ognuno aiuta chi è in difficoltà, si costruisce nel quotidiano».

«Quando ho visto che quell’uomo era sopra la ragazzina e lei stava gridando per la paura – ha ricordato Dionigi Morelli – non ho esitato a intervenire e mi sono anche messo davanti alla sua auto per impedirgli di fuggire. Non mi sento un eroe ma una persona che ha compiuto il proprio dovere».

(foto in primo piano, la sindaca Stefania Signorini tra Dionigi Morelli e Lorenzo Ulisse, presente anche Luciano Loccioni, Comandante della Poliza Locale)

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