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Cronaca

Falconara Maltempo, torna la paura a Castelferretti

Disagi e allagamenti nella frazione, sacchi di sabbia e tavole di legno sugli usci delle case, la Sindaca: «Situazione da risolvere con l’ampliamento del letto dei fossi Cannettacci e San Sebastiano»

FalconaraPaura, incredulità e rabbia. Sono i sentimenti più diffusi che oggi albergano nei castelfrettesi, attoniti e timorosi ma anche arrabbiati perché a un mese esatto dall’alluvione del 19 settembre, si è vissuta un’altra giornata angosciante e di grande preoccupazione.

Disagi e allagamenti nella frazione, sono tornati sacchi di sabbia e tavole di legno sugli usci delle case con la paura di dover fronteggiare un’altra alluvione.

La sindaca Stefania Signorini sta costantemente monitorato la situazione per poi chiedere interventi risolutivi. In mattinata l’Amministrazione comunale aveva diramato un comunicato che aveva messo in guardia i cittadini e i residenti di Castelferretti.

«Il livello di guardia dei fossi Cannettacci, San Sebastiano, Rigatta e Liscia – recitava la nota – è stato superato, raccomandiamo di salire ai piani alti delle abitazioni e di evitare spostamenti se non per particolari urgenze, oltre a non occupare locali interrati e sottopassi».

Dal mattino il Comune, tramite gli operai, gli agenti di Polizia Locale e la Protezione Civile ha monitorato la situazione nelle varie zone del territorio comunale e in particolare a Castelferretti.

Sono stati chiusi il sottopasso dell’aeroporto Sanzio, completamente allagato, con un’auto parzialmente coperta dall’acqua e anche quello di Castelferretti in via Sibilla Aleramo, nella zona del PalaLiuti e del campo sportivo Fioretti. La Sindaca ha disposto l’apertura del Centro operativo comunale, il Coc.

L’acqua e il fango che provenivano dalla collina di Montedomini hanno allagato i campi e le strade circostanti e anche la zona del cimitero della frazione è stata parzialmente allagata.

In via Saline è stato soccorso dai Vigili del Fuoco un giovane la cui auto è stata colpita da una pianta.

«Di notte appena sentiamo piovere non riusciamo più a dormire – dice una donna che risiede nel centro storico di Castelferretti – e viviamo in un incubo».

Alcuni fanno notare che nonostante l’alluvione del 19 settembre scorso molti tombini non sono stati ripuliti ma la Sindaca sollecita una soluzione definitiva e chiede l’intervento della Regione.

«La situazione va risolta con l’ampliamento del letto dei fossi Cannettacci e San Sebastiano – afferma – e l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi, che ha mostrato sensibilità e vicinanza, concorda. Non bisogna più perdere tempo. Con gli assessori siamo presenti costantemente e monitoriamo la situazione ma ci vuole quell’intervento risolutivo».

Altri cittadini sollecitano l’Amministrazione e gli enti sovracomunali ad avere maggiore cura del territorio e in molti di loro regna lo scoramento e la paura.

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