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Falconara Manifestazione ambientalista davanti all’Api

Circa 400 persone per andare oltre il consueto emergenzialismo, nella coscienza che il cambiamento climatico, unitariamente al selvaggio consumo di suolo, pregiudica la sicurezza e alimenta un sistema sempre più distruttivo

Falconara – Circa 400 persone hanno preso parte alla manifestazione del movimento ambientalista #fermiamoildisastroambientale davanti alla raffineria Api.

«Ci ritroviamo dopo un anno dal grande presidio davanti la raffineria in occasione della celebrazione dei 90 anni una strada da percorrere insieme, in cui in centinaia abbiamo interrotto la narrazione finta e capovolta che ci volevano imporre di un territorio pacificato e sottomesso agli interessi del business fossile e dal sistema di potere che lo sostiene. In seguito ai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi che questa volta hanno colpito anche il Comune di Falconara», ha detto Roberto Cenci, uno dei promotori dell’iniziativa».

«La solidarietà non basta – ha proseguito -, serve andare oltre il consueto emergenzialismo, nella coscienza che il cambiamento climatico, unitariamente al selvaggio consumo di suolo, pregiudica la nostra sicurezza e alimenta un sistema sempre più distruttivo».

Secondo gli organizzatori della manifestazione «sono in atto tentativi di revisionismo e negazionismo epidemiologico, nei palazzi della politica come nelle aule dei tribunali, tesi a screditare la mole di studi ventennali in materia oppure operazioni di greenwashing e finta transizione ecologica, come lo sbandierato piano di decarbonizzazione della raffineria annunciato dai tavoli congiunti tra Comune, Regione e Ministero in occasione del presidio di maggio davanti al Mase».

«Urge la messa in sicurezza operativa e di emergenza del suolo, sottosuolo e delle acque marine e di falda – da detto l’avv. Monia Mancini – che dai riscontri di Arpam e Ispra risultano contaminati».

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