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Falconara Mercato, ambulanti in crisi chiedono attenzione e sostegno

Il lavoro cala di settimana in settimana, «non chiediamo favori ma tutele anche per il bene della comunità»

Falconara – Sono sempre meno e si sentono abbandonati. I titolari degli autonegozi e delle bancarelle di prodotti alimentari che arrivano ogni lunedì al mercato non sanno più a che santo votarsi e sono scoraggiati.

«Ci sentiamo traditi – dice un proprietario di un autonegozio di formaggi e latticini – perché la situazione del mercato del lunedì è sempre più desolante e degradata. Veniamo a Falconara da oltre 50 anni, prima i nostri genitori e suoceri e poi noi ma il volume d’affari è sempre andato in regressione anche per la sistemazione logistica che lascia molto a desiderare».

Andrea, cesenate trapiantato ad Osimo dove vive con al famiglia parla di promesse non mantenute da parte dell’Amministrazione comunale.

«Ci avevano assicurato che a noi alimentaristi che ormai siamo pochissimi – dice l’ambulante – ci avrebbero spostati in Piazza Mazzini, in un’area più centrale rispetto a quella attuale nel mercato cittadino del lunedì che si sviluppa su via Nino Bixio. E invece stiamo soffrendo una sorta di segregazione, lontani dagli altri ambulanti: molti colleghi hanno smesso e il mercato si sviluppa in un’area troppo estesa, con tanti buchi tra una bancarella e un’altra. I clienti, soprattutto gli anziani, non sono in grado di percorrere tutta la distanza dell’intero mercato. Ma la promessa di spostarci in una zona migliore e più fruibile viene sempre rimandata e ci chiediamo il perchè».

Gli alimentaristi del mercato falconarese del lunedì si contano ormai sulle dita di una mano mentre anni fa erano una quindicina: poi sono rimasti in 8 ed ora in 5.

«Quando eravamo tutti sistemati in Piazza Catalani – dice il titolare di una bancarella di frutta e verdura che viene da Civitanova con un suo collega tolentinate – la soluzione aveva un senso: 15 venditori di prodotti alimentari animavano la piazza ma ora siamo talmente pochi che dovrebbero sistemarci al centro in modo che i clienti possano raggiungerci più facilmente. Il lavoro cala di settimana in settimana, non chiediamo favori ma almeno che sia garantito e tutelato il nostro lavoro. Noi il lavoro lo abbiamo, non c’è da crearne ma da mantenere quello che c’è».

Tra gli altri ambulanti che vendono prodotti alimentari al mercato di uno vende esclusivamente mozzarelle e si allinea col pensiero dei colleghi.

«Il giovedì stranamente il mercato si raggruppa tutto in centro mentre il lunedì che è il giorno tradizionale di mercato a Falconara c’è questa situazione che è disarmante e ci demoralizza. Abbiamo perso tanti clienti anche noi che vendiamo prodotti di qualità. Non voglio fare discorsi scomodi che potrebbero essere equivocati ma ci sono molte bancarelle di stranieri che vendono prodotti di seconda mano».

Tutti reclamano una nuova mappa della disposizione dei punti vendita e c’è chi parla di criteri di posizionamento non sempre trasparenti.

«Ora che stanno ristrutturando un palazzo comunale ed hanno chiuso via Bixio con le transenne – dicono gli ambulanti – sembra di essere a Berlino Est e Berlino Ovest: avevano chiuso anche il marciapiede e noi ci sentiamo discriminati e segregati. Vogliamo solo che sia tutelato il nostro lavoro anche per il bene della comunità».

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