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Falconara No al vetro, sì a musica e feste in spiaggia

Ordinanza accolta positivamente dai titolari di stabilimenti e di ristoranti del litorale che chiedono meno restrizioni per le serate

FalconaraSì alla musica e al consumo controllato di alcolici, no al vetro.

L’ordinanza che vieta l’utilizzo di bottiglie e bicchieri di vetro sulla spiaggia, fuori dalle pertinenze dei locali autorizzati alla somministrazione, è stata accolta positivamente dai titolari di stabilimenti e ristoranti del litorale.

Sinone Vannini, Caracas

«È giusto specificare – si affretta però a chiarire Alessandro Filippetti, presidente di Falcomar, il consorzio che raggruppa i concessionari delle aree demaniali e gli assistenti dei bagnanti – che quella emessa dal Comune è un’ordinanza anti vetro e non anti alcool: il consumo di bevande alcoliche è infatti regolamentato da specifiche normative nazionali. Quella della sindaca Signorini è un’ordinanza emessa in accordo con la Prefettura, per prevenire gli incidenti e i ferimenti anche casuali provocati dalla rottura delle bottiglie in spiaggia».

Il provvedimento, che vieta l’uso del vetro per l’asporto e l’introduzione di bevande in contenitori di vetro dall’esterno in spiaggia, vuole garantire a tutti i frequentatori del centro e della spiaggia la possibilità di frequentare le aree pubbliche in serenità.

«Siamo pienamente d’accordo con l’ordinanza – dice Simone Vannini di Caracas – che va a mettere un freno alla maleducazione, alla mancanza di rispetto che alcuni, per fortuna una esigua minoranza, dimostrano quando vengono in spiaggia. L’assessore Baia mi ha confermato che si possono bere alcolici in spiaggia ma l’ordinanza va verso la sicurezza: non si possono portare bottiglie di vetro da casa e si devono versare le bevande nei bicchieri appositi di plastica o carta. All’interno di ogni stabilimento si possono consumare alcolici ma non si può andare in giro per la spiaggia o vicino alla ferrovia con bottiglie di vetro che, invece, puoi prendere nel bar dello stabilimento e portarti sotto l’ombrellone».

E in merito alla musica e agli eventi?

«Credo che sia giusto consentirli senza creare spazi delimitati perché non siamo locali di pubblico spettacolo».

Anche Claudia Pizzichini dell’Insolito Bistrot concorda sul fatto che è giusto organizzare feste e cene con intrattenimento musicale senza la pretesa di trasformare uno stabilimento balneare in una discoteca.

«Giusto far musica magari ma non fino all’alba e sul vetro ci sono contenitori appositi e va bandito dalla spiaggia».

Luca Caprari di Abbronzatissima si rivolge a un target di clienti diverso e ben definito ma non ha dubbi sull’ordinanza della sindaca Signorini e sulla possibilità di fare musica e feste in spiaggia.

«Credo sia giusto poter allestire serate ben organizzate senza creare situazioni caotiche o decibel alle stelle. Le bottiglie di vetro sul litorale è giusto siamo vietate ma occorrono controlli serrati verso quei balordi che acquistano bottiglie al supermercato e le vengono a bere in spiaggia: sono queste persone che costituiscono un pericolo serio. Da noi, ad Abbronzatissima, non vendiamo bottiglie con alcolici: i nostri clienti amano sorseggiare un aperitivo, stando comodamente seduti a rimirare e godersi il mare».

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