Falconara Oggi il ricordo di Giacomo Matteotti in Consiglio comunale

Falconara – Oggi durante il Consiglio comunale sarà ricordato Giacomo Matteotti, simbolo di coraggio e libertà, nell’ambito delle celebrazione per i 100 anni dall’assassinio.

In apertura della seduta consiliare, dopo l’intervento della sindaca Stefania Signorini, Andrea Principi, la cui voce è nota a livello regionale perché autore e protagonista di trasmissioni radiofoniche, leggerà alcuni stralci dell’ultimo discorso di Matteotti. La lettura sarà sottolineata da un accompagnamento musicale.

Quello del deputato socialista, cento anni fa, fu un intervento appassionato, una denuncia dei brogli e delle violenze degli squadristi fascisti in occasione delle elezioni dell’aprile 1924, che gli costò la vita: Giacomo Matteotti venne rapito e ucciso pochi giorni dopo il suo discorso in Parlamento.

«Giacomo Matteotti – afferma la Sindaca – fu un uomo che con coraggio e passione difese le sue idee, pagando con la vita il suo impegno in difesa della libertà. Il suo sacrificio rappresenta un monito per tutti noi a difendere i valori della democrazia, basati sul rispetto delle idee altrui, sul confronto, contro ogni forma di violenza che osteggi la libertà di pensiero. È importante ricordare e commemorare questa tragica vicenda per trasmettere alle nuove generazioni gli ideali della tolleranza, rispetto e democrazia e per rafforzare l’impegno contro ogni sopraffazione».

Il Comune di Falconara ha aderito alla mostra virtuale dal titolo Matteotti 100 (1924-2024). Cento anni di antifascismo e coraggio civile.

Per Lara Polita, consigliere comunale di Cittadini in Comune, però, l’iniziativa di oggi promossa dalla Sindaca non è sufficiente.

«Difficile trovare un modo più improprio di liquidare il centenario della morte di Giacomo Matteotti. Eppure, a una Amministrazione distratta come quella falconarese, i cittadini avevano proposto, sin dalla scorsa primavera, di intraprendere un percorso già dal 25 aprile, coinvolgendo le scuole e rendendo i ragazzi protagonisti. E neppure mancano validi esempi di altri Comuni italiani. La proposta è caduta invece nel silenzio».