Attualità
Falconara Scatta l’esercitazione alla Raffineria Api
13 Dicembre 2022
Tre ore di allarme nell’ambito del Piano di emergenza esterna, simulato sversamento in mare di prodotto petrolifero
di Gianluca Fenucci
Falconara, 13 dicembre 2022 – Era un’esercitazione per sperimentare il Piano di Emergenza Esterna della raffineria Api, in particolare in caso di sversamenti, quella che ha calamitato l’attenzione di diversi curiosi e cittadini stamattina intorno alle 9 ed è durata oltre 3 ore.
Si è rivelata molto proficua e produttiva. “Pollex”, questo è il nome dell’esercitazione, aveva la finalità di sperimentare il Pee della raffineria, secondo quanto previsto per le aziende a rischio di incidenti rilevanti e il Piano locale Antinquinamento della Capitaneria di Porto.
Il Piano di Emergenza Esterno dell’Api attualmente in vigore è stato approvato l’1 agosto scorso. Molti gli enti coinvolti, coordinati dalla Prefettura di Ancona: la raffineria di Falconara, la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche, i Comuni di Ancona, Falconara, Montemarciano, la Questura di Ancona, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Sezione della Polizia Stradale, l’Autorità del sistema portuale del mare Adriatico Centrale, l’Arpam, il Servizio 118 e il Dipartimento Prevenzione dell’Area Vasta 2, la Cur 112 Nue, l’Enac, l’Enav, Ancona International Airport, la Rete Ferroviaria, l’Anas e la Castalia Consorzio Stabile.
L’esercitazione ha permesso di verificare le azioni previste dai vari Piani, le capacità operative del personale coinvolto e della corretta attuazione delle procedure. Lo scenario simulato prevedeva che a causa di una rottura accidentale di una manichetta durante le operazioni di carico da una motocisterna attraccata al pontile della raffineria, il gestore dello stabilimento comunicasse all’autorità marittima dell’avvenuto sversamento in mare di prodotto petrolifero.
L’autorità marittima ha operato secondo la propria pianificazione antinquinamento, raccordata con il Pee. Durante l’esercitazione sono stati utilizzati mezzi navali e terresti dei Vigili del Fuoco, che hanno operato realmente, per concorrere alla gestione dell’emergenza.
Inoltre, è stato richiesto l’intervento del mezzo navale antinquinamento, di base al porto di Ancona, messo a disposizione dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed anche in questo caso l’impiego è avvenuto realmente.
Anche il personale dell’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, e del 118 sono stati coinvolti concretamente, il primo per il monitoraggio ambientale e il 118 per la simulazione di un infortunio con l’intervento del personale sanitario.
I Comuni coinvolti, con la supervisione della Direzione Protezione civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche, hanno avuto modo di sperimentare i propri piani comunali di protezione civile e hanno aperto i rispettivi Coc.
Il Comune di Falconara, direttamente interessato, ha avuto la possibilità di sperimentare la funzione di comunicazione alla popolazione con la registrazione di un messaggio vocale che è stato diramato con utilizzo dei diffusori sonori ubicati nei quartieri più prossimi alla zona di potenziale spiaggiamento del prodotto idrocarburico, Villanova e Fiumesino. I
l messaggio è stato diramato per 5 minuti per tre volte e successivamente una volta ogni 30 minuti fino al messaggio di cessato allarme. Il messaggio è stato diramato anche tramite l’altoparlante di Falconara Alta.
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