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Falconara Una visita al Parco Zoo
6 Novembre 2023
Falconara – Quanti di noi saranno andati almeno una volta a visitare il Parco Zoo di Falconara, struttura che sorge sulla collina in zona Barcaglione, inaugurata nel 1968 e che ospita più di 200 esemplari suddivisi in 40 specie animali.
Una visita entusiasmante per i più piccini ma sicuramente apprezzata dai loro accompagnatori. Entrando, un po’ diventiamo anche noi meravigliati bambini.
C’è MariaVittoria Piccinini ad aspettarci, lavora al Parco Zoo e ci accompagna per raccontarci e farci conoscere da vicino il fantastico mondo animale che la struttura ospita.
Partiamo dall’Okapi, animale a rischio di estinzione simbolo del Parco Zoo di Falconara, qui vivono gli unici esemplari in Italia, l’okapi è l’ambasciatore del Parco Zoo, che si prefigge di salvaguardarlo e farlo conoscere e, grazie a lui, allo stesso tempo far conoscere l’ecosistema della foresta dove vive.
Un bilancio positivo, anche se ancora non redatto definitivamente, con una buona stagione che ha visto il ritorno degli stranieri in particolare dal nord Europa dopo il brutto periodo del Covid, ma tante persone arrivano anche dai Comuni limitrofi a quello di Falconara
Il Parco Zoo non è solo turismo, feste e divertimento.
«Il divertimento è importante, per imparare bisogna divertirsi – ci racconta Maria Vittoria – soprattutto per i bambini, ma molto importante è anche la collaborazione con le Università, l’ultima quella di Camerino. Gli studenti vengono a lezione e insieme al nostro veterinario e un tutor aziendale vanno a studiare il benessere dell’animale, studi che poi possono essere riportati in natura».
Ma al Parco Zoo, qual è l’animale più gettonato dai bambini?
La risposta di Maria Vittoria un po’ ci sorprende, ci saremmo aspettati il leone, Re indiscusso della foresta, o il ghepardo o la tigre, ma la capretta, ha vinto su tutti, per la sua simpatia e interattività con i più piccoli.
Il piacevole viaggio insieme a Maria Vittoria termina, il Parco Zoo è prossimo alla chiusura per i visitatori, ma non certo per gli operatori i quali continueranno amorevolmente ad accudire tutti gli ospiti che naturalmente necessitano della stesse attenzioni anche nel periodo invernale.
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