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Cronaca

Falconara Viaggia in treno e dal finestrino scorge il cadavere di un uomo

È successo questa mattina nei pressi della stazione, se ne è accorto un ragazzo a bordo di un regionale che stava transitando

Falconara, 28 agosto 2022 – Il ragazzo che viaggia sul treno regionale diretto ad Ancona ha un sussulto, scorge un’ombra che gli pare inquietante, sobbalza, ansioso si preoccupa, e parecchio, e lancia l’allarme.

«Ho subito pensato che potesse essere il corpo di un uomo che penzolava da un palodirà poi agli agenti della Polizia ferroviaria – ma mi sembrava impossibile e non volevo crederci».

Ed invece era proprio vero: il presagio si rivela cattivo e nerissimo, la visione del ragazzo del treno regionale che viaggia lentamente verso Ancona purtroppo non si rivela sbagliata. Su quel semaforo di arrivo del binario 1, a 300 metri dalla stazione di Falconara, penzola il cadavere di un uomo di 61 anni, originario e residente ad Orte in provincia di Viterbo.

Sono le 8 dell’ultima domenica di agosto, una giornata tersa e assolata, calda ma non afosa, perfetta per regalarsi uno degli ultimi sprazzi di estate e i bagnanti stanno già arrivando a migliaia sulla spiaggia di Falconara.

Il ragazzo si allarma e comunica ciò che gli sembra di aver visto. Ci vuole poco agli agenti della Polfer di Ancona, giunti sul posto verso le 8.30, a scoprire che ciò che il giovane dice di aver visto è vero.

Succede alla stazione di Falconara ciò che nessuno può aspettarsi, almeno non con quelle modalità: che un uomo di 61 anni, che vive ad Orte e che dalle foto sui documenti sembra ancor più giovane, decida che è giunto il momento di andarsene, che è arrivata l’ora di fuggire via da una vita che deve essergli sembrata troppo difficile e pesante da vivere, un tunnel buio da cui è impossibile uscire. Nessuno può saperlo: magari il sessantunenne è giunto proprio in treno dal Comune in provincia di Viterbo per mettere in atto il gesto con cui si è voluto dissolvere in cometa, o forse era reduce da un viaggio o da una breve vacanza che potrebbe non essere servita ad alleviargli il male di vivere. Chi può saperlo?

L’unica certezza è che non ha avuto esitazioni nell’attuare il suo progetto di morte: si è diretto verso quel semaforo di arrivo a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria falconarese, un semaforo che serve ai macchinisti che conducono i loro treni verso Nord o verso Fabriano, si è legato una corda al collo e si è lasciato andare giù.

Si saprà poi che l’uomo viveva ad Orte, ed era nato nel Comune laziale, non aveva moglie né figli, aveva solo un fratello anche lui domiciliato nella località della provincia di Viterbo. Giungono i sanitari del servizio 112, il Numero unico europeoNue – per le emergenze, e non possono fare altro che constatare la morte del sessantunenne.

Il corpo viene portato all’obitorio dell’ospedale di Torrette, dopo che a ricomporlo pensano gli addetti delle onoranze funebri Pieroni di Falconara, dove è a disposizione del Procuratore che domani deciderà in merito: dopo il riconoscimento non ci dovrebbe essere l’esame autoptico perché le cause del decesso sembrano chiare. A Falconara i treni riprendono la loro marcia, a poche decine di metri la gente prende il sole e fa il bagno regalandosi momenti di serenità nell’ultima domenica di agosto. Una serenità che quell’uomo di 61 anni di Orte da tanto tempo probabilmente non provava più.

Gianluca Fenucci

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