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Animali

Il dono Un cucciolo sotto l’albero è la cosa giusta?  

La magia delle festività di fine anno dura qualche giorno, un animale è per sempre

di Cristina Amici degli Elci

Regalare un animale è un impegno importante sia per chi dona sia per chi riceve.

Ne abbiamo parlato con il dottor Gianluca Tiroli già conosciuto a Jesi per essere il “veterinario personale” dei falchi dell’imperatore, Federico e Costanza, che abitano il complesso di San Floriano, in Piazza Federico II.  

Dottor Tiroli che consigli si sente di dare a chi ha intenzione di regalare un animale?  

«Sicuramente se proprio si vuole regalare un cane o un gatto sarebbe meglio adottarli da canili o gattili che sono pieni, e offrono animali che altrimenti rimarrebbero soli. Se acquistati, di comprarli da canali ufficiali” perché ci sono regole molto rigide per ciò che riguarda la compravendita, quindi solo cani tracciati con il microchip per risalire all’origine della cucciolata che deve essere tracciata con la denuncia di nascita, al momento della vendita, poi occorre fare il cambio di proprietà. Serve se l’animale si perde o muore. Più semplice per i gatti, dove non c’è l’obbligo di registrazione». 

Quando regalare un animale? In che condizioni?  

«È sempre bene sapere se le persone sono pronte per accogliere un animale per evitare  amare sorprese. Io consiglio di non regalare animali ai bambini, “é tuo, ora te ne devi prendere cura” , perché non essendo adulti è chiaro che non possono o potrebbero non curarli una volta cresciuti». 

Questo vale per cani e gatti, ma per altri animali?  

«Per quello che riguarda animali non convenzionali ci sono regole molto rigide a riguardo, che prevedono la registrazione per la detenzione e lo scambio, per esempio nei casi di tartarughe, conigli e alcuni tipi di pappagallo. Donare questi animali solo a esperti che se ne occupano da tempo».  

L’ ultimo consiglio che si sente di dare?  

«Un solo consiglio, è quello di non regalare animali a Natale in generale perché una volta finito il periodo la via più breve può essere l’abbandono o il ritorno indietro. Regalare quindi o dare in adozione solo a famiglie già predisposte e con esperienza perché gli animali hanno bisogno di cura e attenzione come gli esseri umani»

«Possibilmente, poi, assicurasi che la famiglia o la persona abbia una stabile risorsa economica perché gli animali possono ammalarsi e si può incorrere in cure veterinarie private a cui dover far fronte». 

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