Cronaca
Il fatto Ufficiale: Federico II saluta Jesi e vola verso Ancona
Il Comune dorico dà il via all’organizzazione del Festival da tenere “esclusivamente all’interno del territorio comunale”, escludendo di fatto Jesi, che perde così i fondi regionali già stanziati da un mese
25 Novembre 2023
Jesi – La pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Ancona della manifestazione di interesse per “l’affidamento del servizio di realizzazione del festival Stupor Mundi – Federico II di Svevia“, avvenuta ieri, certifica l’esclusione della città natale dell’Imperatore dalle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Napoli, intitolata proprio al figlio di Costanza d’Altavilla.
Vista l’attrattività generata da un personaggio tra i più grandi della storia, un atto legittimo e per molti versi anche intelligente quello dell’Amministrazione anconetana, ma che sulle rive dell’Esino, dove Federico nacque nel 1194, viene visto come un grosso torto.
Un’idea che probabilmente era stata pensata da un po’ e per la quale erano già state intavolate da tempo interlocuzioni con l’Ateneo partenopeo e con la Regione Marche.
Ciò è confermato dal fatto che la Giunta regionale aveva preventivamente stanziato una somma di 80mila euro con una deliberazione (n.1539) presa lo scorso 25 ottobre con relativo Assestamento del Bilancio 2023-2025.
“La Regione – si legge nell’atto del Comune di Ancona – ha autorizzato il finanziamento … per la realizzazione di un festival in cui si alternano incontri, tavole rotonde e spettacoli con interlocutori di chiara fama internazionale”.
Un’organizzazione che l’Amministrazione comunale dorica ha pensato bene di blindare, aggiungendo tra le condizioni del bando che saranno ammesse “le attività che si svolgono esclusivamente all’interno
del territorio comunale“.
Insomma, un preventivo taglio dei ponti con la città natale di Federico II e con coloro i quali nell’ultimo Consiglio comunale jesino auspicavano da parte della Giunta Fiordelmondo un recupero almeno di una parte del programma del festival “Stupor Mundi – Federico II di Svevia”.
Tra questi c’era anche l’esponente di Fratelli d’Italia, avvocato Antonio Grassetti, il quale aveva chiesto al primo cittadino di fare in modo che la manifestazione venisse «dirottata verso la sua sede naturale che è quella di Jesi».
Nel giorno in cui Ancona accelera i tempi dando il via all’iter per assegnare il bando dell’organizzazione (base d’asta fissata a 67.934 euro), a Jesi iniziano a circolare voci sul ruolo che potrebbe aver avuto il legame tra la Giunta regionale di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli e quella anconetana, anch’essa passata recentemente alle destre con l’elezione di Daniele Silvetti.
«Quello che mi sembra chiaro – ha detto a noi di QdM l’avvocato Grassetti – è che l’Amministrazione comunale di Jesi abbia dimostrato una evidente lentezza nell’entrare nella questione e che si sia fatta passare sopra la testa le decisioni della Regione. Per quanto mi riguarda, veglio cercare di capire se la nostra città possa in qualche modo rientrare all’interno di queste celebrazioni, perché per me il bene di Jesi viene sempre prima di tutto».
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