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Cronaca

Jesi Ai giardini “un minuto di casino” per l’ultimo saluto ad Antonio

Era quello che il 21enne recentemente scomparso desiderava perchè “il silenzio fa male”, la musica, il rombo virtuale delle moto, amici e parenti stretti in un grande abbraccio

Jesi – La vita di Antonio scorre su un display ai giardini di Viale Cavallotti, allo chalet lo sBARello, accompagnata dalle note di Vasco o Dalla, e dal rombo virtuale delle moto, tra i volti provati degli amici. “Sono solo stasera senza di te”, cantava Jovanotti, solo come il dolore che rimane nel cuore di chi lo ha amato.

I genitori sono stretti in un abbraccio, mentre le foto sul display continuano a scorrere, accompagnate dai cori di saluto degli amici che hanno voluto essere presenti, mercoledì sera.

«Mamma, se mi dovesse succedere qualcosa, al mio funerale voglio un minuto di casino con le moto», aveva chiesto Antonio Avaltroni. E quel minuto di casino è arrivato, nel toccante ricordo in memoria di un giovane di 21 anni, scomparso troppo presto nella vigilia di Ferragosto. E, poi, uno scrosciante applauso.

Per Selena Abatelli, portavoce dei familiari, destinataria anche di una donazione fatta dalla famiglia alla Fattoria dei Sogni, è un momento molto particolare.

«Credo che questa sia stata la volta più difficile nel parlare a un microfono, non esistono parole di fronte a tanto dolore».

«Aspettavo questo momento per salutarlo come lui avrebbe voluto, con il casino, e invece eccomi qui, sono stato il primo a non trattenere le lacrime. Antonio era un giovane sempre disponibile, volenteroso, sorridente e pieno di vita, un ragazzo che aveva tanti progetti e che ora è diventato un angelo che ci sorveglierà dall’alto», ha detto Matteo, zio e gestore dello sBARello, dove Antonio lavorava.

La famiglia di Antonio ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi in sua memoria.

I ricordi condivisi e gli abbracci parlano più delle parole. Un minuto di casino tutto per Antonio, che sicuramente è arrivato fin lassù.

«Il rumore, quello che desiderava, è la cosa più bella, il silenzio fa male».

Un modo per dire addio a un giovane che ha toccato tante vite e che ora vola libero tra le nuvole.

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