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Cronaca

Jesi Al Sert si arriva camminando sul guano, degrado e indecenza

Raccapricciante lo stato di incuria dell’area di accesso ai locali retrostanti Corso Matteotti

Jesi – Sono di ieri mattina le immagini che riguardano l’ingresso e il percorso di accesso ai locali dell‘Stdp (Servizio territoriale dipendenze patologiche) più conosciuto come Sert, a fianco dell‘ex laboratorio analisi che si affaccia su Corso Matteotti, poco dopo l’Arco Clementino.

L’esterno della struttura è completamente abbandonato al degrado a partire dalla presenza ingombrante dei cassonetti della raccolta differenziata, proprio a ridosso del cancello d’ingresso che, anche se necessari, non risultano congeniali all’estetica del luogo, per non parlare dell’incuria delle aree verdi e dello stato infernale del camminamento pedonale, invaso completamente dal guano e dalla sporcizia.

E stiamo parlando, comunque, di un servizio sanitario, pensate un po’…

Inevitabile il disagio per l’utenza che negli orari di apertura passa di lì per ritirare le terapie farmacologiche e per lo stesso personale che ci lavora.

Una vista raccapricciante che fa passare in secondo piano anche la bruttura delle pareti, scrostate e imbrattate, dove sarebbe necessario, anche lì, di un intervento di manutenzione.

Riqualificazione che dovrebbe, comunque, rientrare nel più ampio progetto di restyling dell’area dell’ex ospedale di cui, ad oggi, non si hanno ancora notizie, dopo il primo intervento di abbattimento – su Viale della Vittoria – risalente allo scorso anno.

Poche settimane fa l’assessore ai lavori pubblici Valeria Melappioni aveva riferito la ripresa, da parte del Comune, delle interlocuzioni con l’Ast Ancona, dopo la pausa estiva e l’assestamento del nuovo organigramma dirigenziale dell‘Azienda sanitaria territoriale, ex Asur. Ma, si sa, i tempi di intervento non sono mai stati il nostro forte.


La situazione di degrado intorno alla struttura del Sert, tuttavia, richiederebbe un’attenzione a breve termine, trattandosi di locali frequentati da un’utenza tra l’altro particolarmente sensibile e ancor più degna di attenzioni e rispetto.

Una struttura che merita cure e decoro, per cui si auspa l’intervento di chi è preposto alla pulizia esterna, in considerazione anche dell’imminente trasferimento nei locali poco distanti, in via Vittorio Veneto, del Distretto sanitario di San Francesco.

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