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Cronaca

Jesi Albero caduto, il Comune risarcirà i danni anche per la seconda auto

Riconosciuta dal giudice la responsabilità dell’ente per la mancata manutenzione del verde, 15.000 euro, oltre alle spese legali e alla rivalutazione monetaria

Jesi – Altro capitolo della vicenda legale legata all’incidente avvenuto il 17 settembre 2022, quando un grosso platano, a causa del maltempo, si abbatté su due auto in transito lungo Viale della Vittoria, all’altezza dell’Hotel Mariani.

Dopo la prima sentenza di risarcimento che aveva visto il Comune di Jesi costretto al risarcimento di circa 5.000 euro, è giunta una nuova condanna che vede protagonista la seconda auto coinvolta nello stesso incidente.

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Il giudice ha riconosciuto la responsabilità del Comune di Jesi, condannandolo a risarcire circa 15.000 euro, oltre alle spese legali e alla rivalutazione monetaria, alla conducente del veicolo che riuscì miracolosamente a uscire dall’auto mettendosi in salvo.

Il legale della conducente, avvocato Mario Antonio Massimo Fusario, ha spiegato che «fin dall’inizio l’Amministrazione comunale ha negato ogni responsabilità, sostenendo che si trattava di un evento atmosferico eccezionale e imprevedibile, ma gennaio dello stesso anno erano caduti altri due alberi  nelle stesse zone senza eventi imprevedibili e quindi abbiamo incaricato un perito e fatto un accesso agli atti per verificare lo stato di manutenzione degli alberi comunali. Ed è emerso che la manutenzione del patrimonio arboreo comunale non includeva analisi di stabilità degli alberi, che invece risultano essere  essenziali per garantire la sicurezza».

Il perito incaricato aveva rilevato che, nonostante l’aspetto esteriore dell’albero sembrasse in buone condizioni, le radici non erano sufficienti a sostenerlo durante le forti piogge e il vento.  

L’avvocato Fusario sottolinea come, «nonostante i tentativi di risolvere la questione bonariamente, il Comune non ha  mai dato seguito alle richieste di risarcimento». 

Ora il Comune di Jesi avrà 120 giorni di tempo per adempiere al pagamento. Se non verrà effettuato entro i termini stabiliti, si procederà con l’esecuzione forzata del risarcimento. L’avvocato ha infatti anticipato che, qualora il Comune tentasse di ritardare, è pronto ad avviare le procedure per un eventuale pignoramento.

La sentenza mette in luce anche l’aspetto delle polizze assicurative del Comune, che adotta una clausola Sir (Self Insured Retention), in base alla quale l’ente copre direttamente i primi 3.000 euro di ogni sinistro, con il resto a carico dell’assicurazione.

Un sistema che, se da una parte riduce i costi assicurativi, dall’altra può comportare oneri significativi in caso di numerosi incidenti, come avvenuto in questo caso.

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