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Jesi All’Arena Avis il festival “I dialetti marchigiani a confronto”
Secondo appuntamento di questa quinta edizione con la compagnia La Tela di Senigallia con “Cuntenti com ‘na Pasqua”
19 Luglio 2024
Jesi – Quinta edizione del Festival provinciale di Ancona “I dialetti marchigiani a confronto” organizzata da Fita Marche (Federazione italiana teatri amatori) in collaborazione con l’associazione culturale Res Humanae di Jesi.
La manifestazione, ospitata all’Arena Avis di via Guerri 5, ha preso via venerdì 5 luglio con la compagnia Balta e Ribalta di Polverigi che ha proposto la commedia “More sempre i mejo”.
Oggi, venerdì 19 luglio, secondo appuntamento, si esibirà la compagnia La Tela di Senigallia con “Cuntenti com ‘na Pasqua”, una famiglia degli anni Sessanta alle prese con l’innamoramento della figlia con un uomo sposato.
Martedì 6 agosto la compagnia J’amici de Candia di Ancona con “Anna e la profeZia”, una zitella nobile e squattrinata che tenta di farsi sposare da un ricco scapolo. Venerdì 9 agosto sarò la volta de I Straccamerigge di Jesi, ultima compagnia in concorso, le peripezie di un anziano ospite di una casa di riposo che si innamora dell’infermiera. Venerdì 23 agosto, infine, la serata finale con lo spettacolo musicale “C’era una volta a Napoli” dei Teatro Time e la proclamazione della compagnia vincitrice.
«Siamo giunti alla quinta edizione di un Festival – afferma Brunella Quieti, vice presidente Fita Marche – che vedrà tutte le province marchigiane impegnate in uno spareggio tra compagnie, le vincitrici di ogni provincia si sfideranno in un festival regionale che decreterà il miglior spettacolo marchigiano. A Jesi è la volta del festival della provincia di Ancona. Sempre più centrale la città di Jesi per il teatro e per quello amatoriale. La Fita da tanti anni si è battuta per avere in Regione uno spazio dedicato al dialetto e infatti ora c’è una apposita legge che tutela i dialetti marchigiani. Preservare, valutare, conservare il dialetto significa valorizzare le nostre culture e la nostra storia che, insieme, costituiscono le nostre radici delle quali dobbiamo essere orgogliosi quando dalla regione andiamo alla nazione, all’Europa, al mondo… ».
«Abbiamo deciso di ospitare la rassegna provinciale del dialetto promossa da Fita Marche – ha spiegato Dante Ricci, presidente Res Humanae – perché siamo convinti che il dialetto è cultura, rappresenta le nostre radici. Il dialetto illustra le tradizioni, le emozioni, i sentimenti con spontaneità, immediatezza, spesso con vocaboli che non trovano reale corrispondenza nella lingua italiana. Siamo convinti anzi che la lingua italiana sia così bella e musicale proprio grazie alla varietà e alla ricchezza dei dialetti che costituiscono tesoro linguistico inestimabile di ogni regione».
«Siamo felici di accogliere questa rassegna teatrale – afferma Oriana Capitani, Presidente Avis Jesi – e credo che possiamo affermare che oggi “Casa Avis” è diventata, come avevamo promesso alla sua inaugurazione, una struttura, uno spazio per il territorio. Lo scorso anno, soltanto in estate, con il cinema e il teatro abbiamo avuto più di 2.000 presenze. Da qui rilanciamo il concetto del dono, della donazione libera e volontaria di sangue e plasma, ma anche l’importanza dello stare insieme e di pensarci come una comunità solidale che cresce anche attraverso la cultura. Queste serate di teatro ci permetteranno di far arrivare il nostro messaggio di donazione di plasma, particolarmente necessario in questo momento, ma anche di ricordarsi, prima di andare in vacanza, di prenotare la donazione, perché coloro che hanno bisogno di sangue e plasma non possono andare in ferie neppure a Ferragosto: di sangue e farmaci derivati dalla scomposizione del plasma ce n’è costantemente bisogno. Lo scorso anno, grazie a queste serate di cinema e teatro, abbiamo aumentato di molto il numero dei nostri potenziali donatori e sono certa che anche quest’anno succederà la stessa cosa».
«Noi puntiamo ad avere l’autosufficienza di globuli rossi e ci siamo vicini, ma in materia di plasmaderivati il traguardo è ancora lontano e richiede l’impegno di tutti, soprattutto delle nuove generazioni. Siamo certi che con queste piacevoli serate ci aiuterete a raggiungere più rapidamente questo obiettivo».
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