JESI ALTRO CHE PULIZIE PASQUALI, IN CITTÀ È TEMPO DI COLTIVAZIONI INTENSIVE…

JESI, 29 marzo 2016 – Con il passare degli anni la maggior parte delle persone tende a dimenticare le vecchie usanze, gli antichi riti, le espressioni di saggezza che hanno fatto crescere la nostra società. Tra queste regole finite nel dimenticatoio ce n’è una quanto mai di attualità: quella che, con l’approssimarsi della primavera, invitava le massaie a “fare le pulizie di Pasqua”. Ricordo mia madre, le vicine di casa, le parenti che la settimana prima della festa di San Giuseppe, col sole o con la pioggia, davano inizio a tutta quella serie di lavori necessari per ridare un aspetto più che accogliente alla casa. E non solo. Già, perché tale attenzione non era riservata solo alle poche o tante stanze dell’appartamento, essa era rivolta anche a quel “pezzetto di terra” che molti avevano davanti o intorno casa.
Analogamente a questo risveglio casalingo anche il Comune si mobilitava per rifare il trucco a strade e giardini tappando le buche createsi sull’asfalto, ripulendo le caditoie, spazzando la sede stradale, curando il verde. Era proprio questo periodo prossimo alla Pasqua il momento ideale per tagliare l’erba dei giardini e degli spazi pubblici per sistemare le aiuole per procedere alla piantumazione di fiori laddove questi erano previsti. In pratica il periodo che precedeva la Pasqua era quello ideale per vedere risorgere la città dopo una invernata più o meno caratterizzata dal maltempo.
Oggi tutto questo non avviene più, i nostri amministratori si sono dimenticati della saggezza degli antenati che avevano scelto il periodo pre-pasquale per mettere mano ai lavori prima dell’arrivo del grande caldo. Ed ecco la ragione per la quale in alcune parti della città le erbe infestanti sono talmente alte da nascondere persino le panchine e dove chiunque può gettarvi rifiuti d’ogni genere: bottiglie, lattine e quant’altro che finiranno per danneggiare anche i tagliaerba quando questi entreranno in funzione.

(s.b.)