Jesi Amministrazione comunale ancora nel mirino di Pierluigi Bocchini

Jesi – Si fa rovente il clima intorno alla questione dell’impianto di trattamento dei rifiuti e bonifica terreni che dovrebbe sorgere in zona Zipa, a ridosso della lunga arteria di via dell’Industria, come da richiesta della Edison.

Questione che è sul tavolo della Commissione comunale preposta convocata per il prossimo 18 giugno e sulla quale già sono fioccate ulteriori polemiche da parte di Jesiamo.

A rincarare la dose ci pensa ancora, via social, il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini che, ritornando sul tema denuncia come «l’Amministrazione comunale è a conoscenza da almeno un anno della richiesta di apertura di un impianto per lo smaltimento di rifiuti nel cuore della Zipa».

«Conosceva il progetto e le richieste di autorizzazione, i rischi legati all’insediamento tra i quali il trattamento di rifiuti pericolosi e di fanghi potenzialmente tossici. Fino a 35 autotreni al giorno».

«Un anno durante il quale la Consulta delle Attività Produttive è stata convocata almeno 4 volte per parlare di come portare i potenziali futuri lavoratori Amazon alla Coppetella con il treno».

«Confindustria Ancona è uscita dalla Consulta – rimarca – perché inutile e coordinata da un’Amministrazione che ha sempre dimostrato di essere distante dal mondo delle imprese e per questo siamo stati criticati».

«La stessa Amministrazione che dice no ad una bretella stradale per l’Interporto Marche di 4 km al fine di evitare il blocco del casello Ancona Nord per non consumare suolo».

«Ora ascolteremo, come tutti, dopo un anno, cosa verrà narrato in una Commissione aperta al pubblico che dovrà però rimanere silente. A conferma della trasparenza e dello stile partecipativo che ha sempre contraddistinto l’azione di questa Amministrazione».

Una presa di posizione, quella assunta dal Presidente, «nell’interesse delle imprese, degli imprenditori e dei loro collaboratori che hanno investito e continueranno a investire in zona Zipa a Jesi. Imprese che hanno il sacrosanto diritto di conoscere cosa accade su quell’area».

Quindi, a scanso di equivoci, l’affermazione perentoria: «Personalmente non ho alcun interesse di natura politica ed elettorale né ho alcuna intenzione di candidarmi, ora o in futuro, ad alcun incarico di natura politico/amministrativa. Nè a Jesi nè altrove».