Opinioni
JESI Area Vasta 2, chi “lascia” e chi “raddoppia”?
15 Gennaio 2020
JESI, 15 gennaio 2020 – Per la sanità marchigiana sembra essere arrivato il tempo dei giochi a premi, una specie di “lascia…o raddoppia”. Solo che tra il lasciare e il raddoppiare c’è di mezzo il povero cittadino, sballottato da un ospedale all’altro.
Ma tant’è. C’è poco da ridere, anzi c’è da piangere. Perché tutto ad un tratto la politica si è resa conto che si sono superati i livelli di guardia dopo le proteste di Cingoli, di Fabriano e dell’entroterra montano, mentre Jesi è da tanto tempo annichilita sullo “stato di salute” del suo nosocomio…
Ora, quando parliamo di politica viene d’impulso pensare al Partito democratico quale forza di governo regionale. Ed è davvero imbarazzante che in un Consiglio comunale aperto (quello di Fabriano) sulla sanità, né il Governatore né chi per lui abbia pensato di metterci – come si dice in questi casi – la faccia. Macché.
Chi ci mette la faccia è il consigliere di minoranza Pd di Cingoli che sente sulle sue spalle questo peso e risponde sempre allo stesso modo alle cannonate che gli giungono da tutte le parti sul passaggio dall’Area Vasta 2 all’Area Vasta 3. Perché se in un primo momento il dibattito era confinato tra i vari personaggi del Balcone delle Marche, adesso ha preso tutt’altra piega. Prima è uscito allo scoperto il sindaco di Fabriano e poi il direttore dell’Asp 9 Franco Pesaresi. Insomma, il contesto per Consalvi è cambiato di molto.
E allora il Pd decide di giocare quella che viene definita “la mossa del pompiere”. A cercare di circoscrivere l’incendio ecco il tentativo di capogruppo regionale, lo jesino Enzo Giancarli che annuncia: «Presenterò un emendamento al Piano Sanitario nel quale chiedo per l’Area Vasta 2, in particolare per lo jesino, 40 nuovi posti di post acuzie. Ovvero un numero pari a quelli trasferiti in Area Vasta 3. Ovviamente per le strutture pubbliche». I conti sono presto fatti. Jesi perde 30 posti di lungodegenza e 10 di cure intermedie. Ne vengono attivati 20 (post acuzie) alla casa di cura privata Villa Serena. Tutto qui.
Io sono un povero cristo, un cittadino che per ritaglia parte del suo tempo per leggere qua e là ma la dichiarazione del capogruppo regionale non l’ho mica capita! Anche perché arriva a giochi fatti e – mi si permetta – guarda caso alla vigilia della consultazione elettorale.
Ricordate cosa diceva quel tal Giulio Andreotti? A pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca…
Lettera firmata