Cronaca
Jesi Asp Ambito 9: tessuto sociale che cambia e 28 milioni a bilancio nel 2023
14 Dicembre 2022
Nel territorio età media di 46 anni, il 25% della popolazione è anziana, nuclei familiari ristretti, il numero degli extracomunitari diminuito
di Tiziana Fenucci
Jesi, 14 dicembre 2022 – «Dietro ai numeri ci sono tanti progetti di welfare», ha detto la presidente di Asp Ambito 9, Gianfranca Schiavoni, nel presentare, ieri pomeriggio, il preventivo di bilancio per l’anno 2023 con 28 milioni e mezzo di euro da gestire, distribuiti in prevalenza tra i settori di intervento per la disabilità, gli anziani e le case di riposo, l’immigrazione, i minori e la famiglia, il disagio e la povertà.
«Progetti che partono da una valutazione riguardante il tessuto sociale che sta cambiando. Nel territorio l’età media è di 46 anni. Questo vuol dire che la percentuale di popolazione giovane è bassa, si è allungata l’aspettativa di vita, così come è aumentata la quota degli over 65».
In base a questa fotografia sociale anche le esigenze del territorio stanno cambiando. Il 25% della popolazione è di età anagrafica elevata, i nuclei familiari sono ristretti, per la maggior parte si va dai 2 ai 3 componenti a famiglia, il numero di extracomunitari è diminuito passando dal 10,5% del 2013 al 9,2% di oggi.
«Anche l’Asp quindi deve attuare una progettualità che risponda alle mutate esigenze sociali del territorio».
I progetti hanno come fulcro di interesse i servizi costruiti intorno alle famiglie, a partire dal centro estivo per i bambini dai 2 ai 6 anni, alla gestione dei centri di aggregazione giovanile, al servizio di incontri protetti, al protocollo operativo per la prevenzione degli atti di violenza nei confronti dei minori.
«Un progetto che tra le famiglie ha riscosso particolare successo – ha raccontato la presidente – è quello finanziato da Cariverona, e che l’Asp riproporrà il prossimo anno, del family coach, una figura professionale che si inserisce in famiglia per dare sostegno a varie problematiche che riguardano la gestione dell’economia familiare, le relazioni tra i membri della famiglia, del rapporto genitori adolescenti».
Per il prossimo anno saranno previste a bilancio, grazie ai fondi del Pnrr, le attività di sostegno alle capacità genitoriali, il rinnovo dei progetti già avviati come il nido di Moie Il piccolo principe e i progetti per disabili: l’inserimento nelle attività sportive e quelli finalizzati ad attuare percorsi di autonomia, come quella abitativa.
«Recentemente abbiamo ricevuto in donazione un’abitazione da una ospite della casa di riposo, Aurelia Conti, nella quale avvieremo un progetto di autonomia abitativa, simile a quelli che abbiamo già avviato in altre abitazioni».
Di fronte a una popolazione in cui aumenta l’età media è ampia la progettazione nell’area dei servizi agli anziani.
Primo fra tutti la ristrutturazione della casa di riposo, che dopo un lungo iter amministrativo sembra finalmente prendere forma grazie alla stretta collaborazione tra Asp e Comune di Jesi.
«Contiamo in questi giorni di approvare il progetto definitivo per poi avviare gli atti amministrativi che precedono l’avvio dei lavori – ha spiegato Franco Pesaresi, direttore di Asp Ambito 9 – e di emettere il bando per procedere all’appalto».
«Si andrà per stralci – ha aggiunto il vice sindaco Samuele Animali – dato che l’immobile continuerà ad essere utilizzato, cercando di creare meno disagi possibili ai residenti».
A questi lavori si aggiungeranno anche gli interventi di adeguamento delle case di riposo ad Cingoli, Apiro e Staffolo, sempre gestite da Asp Ambito 9.
«Le nostre attività riguarderanno anche gli interventi domiciliari a sostegno degli anziani che vivono a casa propria ma non sono più autosufficienti – ha spiegato la presidente – per i quali sono già previsti servizi, come la somministrazione dei pasti, ma che vorremmo incrementare con iniziative di contrasto alla solitudine e altre attività di sussidio alla domiciliarietà».
Grazie ai fondi del Pnrr sarà possibile agire anche in favore delle situazioni legate al disagio e alla povertà, creando nuove graduatorie Erap, lavorando alla gestione del fondo alla lotta alla povertà e ai servizi di housing temporaneo per le famiglie in difficoltà. Sono previste anche iniziative a sostegno delle dipendenze patologiche, relative al gioco d’azzardo e alle dipendenze digitali, queste ultime legate soprattutto al mondo giovanile e ad episodi di cyberbullismo, per cui sono previste azioni di prevenzione nelle scuole, alcune già partite, altre da realizzare nel 2023.
«La possibilità di attuare così tanti progetti ci è data dalla disponibilità dei fondi del Pnrr e dalla partecipazione di Asp a una serie di bandi statali, regionali e comunali che ci consentono di incrementare il bilancio di circa 1 milione e mezzo l’anno – ha spiegato Franco Pesaresi –, bandi che spesso vedono la collaborazione tra numerosi Comuni della provincia in cui interveniamo come soggetti capofila. Un esempio riguarda i fondi ottenuti per il settore dell’immigrazione, che nasce dalla collaborazione di Asp Ambito 9 con Asp Ambito 12 e 13», tra cui è previsto il progetto di accoglienza e inserimento delle famiglie ucraine, e che più in generale vuole favorire l’inserimento delle famiglie straniere nel tessuto sociale della città.
«Dalla stretta collaborazione tra i Sindaci dei 21 Comuni aderenti al Comitato dei sindaci di Asp, si è sviluppato un gran bel lavoro di collaborazione – ha sottolineato Sandro Barcaglioni, Sindaco di San Paolo di Jesi, e presidente dell’assemblea dei soci di Asp Ambito 9 –, la qualità e la quantità dei progetti in essere lo testimonia. Per il prossimo anno sono stati assegnati all’Asp fondi per ben 5 progetti, a cui se n’è aggiunto un sesto approvato in questi giorni, relativi all’ambito degli anziani, dei minori e dei disabili. Adesso comincia il lavoro sodo della struttura per realizzarli».
Una realtà, quella dell’Asp Ambito 9, che tra i 68 dipendenti assunti direttamente e i 676 dipendenti delle cooperative con cui collabora in esclusiva, arriva alle 744 unità: una delle aziende più importanti nel territorio per l’indotto dei servizi alla persona, ch dà assistenza a 5.716 utenti.
«La scelta di costituire l’Asp nel 2012 è stata dettata dalla volontà di soddisfare i cambiamenti sociali e lo squilibrio demografico che si stava creando, non solo da noi ma a livello mondiale – ha spiegato il vice sindaco e assessore ai servizi sociali Samuele Animali – e aveva come prospettiva quella di soddisfare questi nuovi bisogni. La presenza del Comitato dei sindaci che affianca il lavoro del Consiglio dei soci permette di fornire sempre una prospettiva territoriale sul lavoro svolto e correggere le eventuali disfunzioni. I servizi sociali sono strategici nella politica di qualsiasi amministrazione, il Comune supporta il lavoro dell’Asp nei termini della responsabilità di sostenere gli obiettivi condivisi».
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