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Cronaca

Jesi Bambina spezza il silenzio: «Chiamate i Carabinieri, papà ci fa del male»

Una ragazzina trova il coraggio di denunciare e porre fine a un ciclo di violenze in famiglia, mettendo in salvo se stessa, la madre e le sorelle

Jesi – La fuga lungo strada, tra le auto in transito.

E quel grido d’aiuto, lanciato con un filo di voce, nel bar sotto casa. Tremante di paura.

«Per favore, chiamate i Carabinieri, papà sta facendo di nuovo del male alla mamma e alle sorelline».

È così che la settimana scorsa una bambina – la più piccola della famiglia – ha trovato il coraggio di porre fine ai soprusi del padre. Strappando se stessa e le due sorelle a un destino violento.

Ora mamma e figlie si trovano al sicuro in una residenza protetta, mentre il padre, denunciato per maltrattamenti in famiglia, dovrà vedersela con la giustizia.

Una storia delicata, difficile da raccontare, che accende però un faro sull’importanza di denunciare.

Era da poco passata l’ora di cena, quando per l’ennesima, banale discussione, l’uomo si era lasciato andare a un’ira violenta. E di nuovo in casa si è scatenato l’inferno: pugni sul tavolo, parole feroci e schiaffoni.

Era già successo in passato, circa a metà settembre. E con la stessa violenza. Allora le urla provenienti dal loro appartamento erano riecheggiate in tutta la via, allarmando i vicini. Tanto che qualcuno alla fine aveva deciso di chiamare il 112, il numero unico di emergenza.

Tradita da chi l’ha messa al mondo, sul corpo i segni delle percosse, la bambina era stata caricata su una barella e portata al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, mentre Carabinieri e assistenti sociali procedevano con gli accertamenti del caso. Fu uno shock per la famiglia e per l’intera comunità.

Una vicenda dolorosa, che per giorni ha lasciato tutti nell’incredulità e nel silenzio. La settimana scorsa, però, le cose sono andate diversamente.

Ancora soltanto una bambina, di fronte alla crudeltà di un adulto, costretta a reagire per salvare se stessa e le sorelline.

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