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JESI BANCA MARCHE, VIA ALLE DOMANDE PER I RIMBORSI. AZIONISTI: «UN RISTORO PER I RISPARMIATORI»

azionisti privati banca marche

Agli azionisti spetterà un importo del 30% del valore d’acquisto fino a un massimo di 100 mila euro, mentre agli obbligazionisti sino al 95%

JESI, 23 agosto 2019 – Dal 22 agosto, e per i 180 giorni a seguire, i risparmiatori di Banca Marche, Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, potranno presentare le domande per ottenere i rimborsi.

azionisti privati banca marcheA farlo sapere è l’associazione Azionisti Privati Banca Marche. Presieduta da Maurizio Mariani, l’associazione con sede in Piazza Ciabotti, centro commerciale Arcobaleno, si dice soddisfatta: «Risultato parziale non finale – commenta l’avvocato Corrado Canafoglia -. È stato un percorso difficilissimo, con molti ostacoli ma possiamo dirci soddisfatti del risultato frutto di un lavoro durato un anno e portato avanti con i Ministeri, schivando insidie e colpi bassi».

Presenti all’incontro con la stampa anche Enrico Filonzi, Carla Scuppa, l’ing. Stronati e tutto il Cda.

Agli azionisti spetterà un importo del 30% del valore d’acquisto fino a un massimo di 100 mila euro, mentre agli obbligazionisti sino al 95%. Gli azionisti con un reddito imponibile inferiore a 35 mila euro nel 2018 o un patrimonio mobiliare sotto i 100 mila euro non dovranno passare tramite la “procedura dell’arbitro semplificato” e saranno soddisfatti con priorità a valere su dotazione del Fondo di Indennizzo, e nell’erogazione degli indennizzi i pagamenti di importo non superiore a 50 mila euro.

Una Commissione tecnica definirà i tempi per pagare i risparmiatori che hanno subito “violazioni massive o individuali” delle regole di correttezza e trasparenza nell’acquisto di obbligazioni subordinate o delle azioni.

«È un momento importante per la nostra regione – proseguono – rientrano nelle tasche dei risparmiatori marchigiani oltre 400 milioni, prevalentemente sbilanciati su Banca Marche ma con titoli nel portafoglio di Banca Etruria e Veneto Banca».

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Al centro l’avvocato Canafoglia

Il tutto è culminato nell’incontro con Giuseppe Conte, un attimo prima delle crisi di governo: «A seguito di una lunga e infuocata riunione abbiamo concluso una trattativa complessa, volta a fare apporre quella firma sul decreto che ha dato il via libera: il ministro Tria ha firmato l’ultimo giorno, prima che Salvini annunciasse la crisi di governo».

Ogni danno derivante da un illecito contrattuale o extracontrattuale va provato. Ora, dunque, si passa alla fase pratica: circa 1.300 i soci dell’associazione, azionisti privati che possono rivolgersi a essa per capire come muoversi e quali documenti sono necessari in attesa dei rimborsi.

L’associazione apre le porte anche agli altri (eredi, non iscritti, circa 44 mila persone): «Siamo nati come punto di riferimento per gli azionisti, continueremo ad esserlo. La fase operativa presenta alcune insidie che si nascondono nei documenti richiesti e nell’articolazione della domanda da presentare telematicamente, insidie che però non devono far rinunciare. Abbiamo per questo attivato un servizio per aiutare i risparmiatori ed evitare di vedersi negato l’indennizzo».

(e.d.)

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