Jesi Borgo Minonna, riaprirà il Centro di aggregazione sociale

Jesi – I residenti del quartiere di Borgo Minonna hanno avanzato la proposta di riaprire il Centro di aggregazione sociale, le cui attività erano state sospese con l’avvento della pandemia, per poi concludersi definitivamente a fine 2022.

Con la costituzione del Comitato di Quartiere e la ripresa degli eventi e delle iniziative che animano questa zona periferica della città, si è fatta strada l’idea di riattivare anche questa punto di aggregazione, molto utile soprattutto per gli anziani del quartiere.

Un’esigenza più che mai attuale nel periodo di isolamento vissuto dagli abitanti di Minonna a causa della chiusura temporanea di Ponte San Carlo.

A sollevare la questione nell’ultimo Consiglio comunale, la consigliera di Jesiamo, Marialuisa Quaglieri che, facendosi portavoce delle esigenze dei residenti, aveva chiesto se fosse intenzione dell’Amministrazione comunale riaprire, appunto, il Centro di aggregazione sociale.

Positiva la risposta dell’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi che ha confermato l’esigenza dei residenti emersa anche dal confronto con i rappresentanti del Comitato di Quartiere, offrendo la disponibilità dei locali dove attualmente è collocato l’Ufficio di prossimità del Comune aperto dopo la chiusura del ponte.

«Se ben ricordate, a Borgo Minonna, un Centro sociale per anziani era attivo prima dell’avvento del Covid e ha dovuto sospendere le attività durante la pandemia, per poi cessarle completamente».

Il Centro aveva chiuso con un saldo attivo di 5.500 euro che si era deciso di destinare all’installazione di nuovi arredi e giochi nel Parco Sorelle Brontë, adiacente alla scuola dell’infanzia Casali Santa, per consentire alle famiglie di godere appieno dell’area verde di via Musone, in vista della bella stagione.

Già nel maggio 2021 il parco era stato oggetto di interventi – allora seguiti dal Comitato Borgo Minonna – volti a risanare la fontana che sorge al centro dell’area verde e che oggi ha nuovamente bisogno di manutenzione.

«C’era anche un Circolo Arci, ai margini dell’abitato, che ugualmente ha sospeso le attività a causa del Covid – ha aggiunto l’assessora -, proprio questi spazi sono stati utilizzati dal Comune, al momento della chiusura del ponte, per insediarvi l’Ufficio di Prossimità e la postazione per gli addetti ai mezzi di soccorso».

«Nel momento in cui si sono costituiti i Comitati di Quartiere, quello di Minonna ha trovato la sua sede proprio in questi locali e di recente, il Comitato ha comunicato in maniera informale che alcuni residenti sarebbero interessati a riaprire il Centro Sociale».

«Se questo avverrà, come ci auspichiamo, potrà sicuramente trovare sede in questi spazi, nell’ottica della non esclusività e della condivisione che abbiamo adottato per tutti gli spazi che sono di proprietà e di gestione del Comune».

Il Centro Sociale si aggiungerebbe così a una realtà aggregativa davvero ricca in quel quartiere in generale, ha sottolineato l’assessora, indicando come la parrocchia sia molto attiva, così come il bar 44 Fanti, adiacente alla chiesa, che è frequentatissimo soprattutto da giovani, da coppie, da mamme con i bambini.

Nelle zone limitrofe, inoltre, ha aggiunto Loretta Fabrizi, «ci sono il centro sociale Le Colonne, antistante la Cooperlat, il Parchetto, centro sociale per il gioco delle bocce, ugualmente attivo. Per Mazzangrugno sarebbe auspicabile riprendere le iniziative che avvenivano in passato, così come a Castelrosino, il ripristino del campetto potrebbe risultare utile anche come centro di aggregazione».

Un’attività aggregativa diffusa quindi che «in una prospettiva generale, sarà agevolata dalla riapertura di Ponte San Carlo, che simboleggia non soltanto il ripristino di un collegamento veicolare materiale, ma anche il rafforzamento della relazione che il quartiere di Minonna e le aree limitrofe avrebbero con il resto della città».