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Jesi “Buon vicinato”: due ore da dedicare a mamme straniere

L’obiettivo della nuova iniziativa proposta dall’Asp Ambito 9: si cercano persone o famiglie volontarie

Jesi, 17 ottobre 2022 – Dedicare due ore settimanali per sostenere le mamme straniere e i loro figli nella gestione della quotidianità.

È questo l’obiettivo della nuova iniziativa “Buon vicinato” proposta dall’Asp Ambito 9 che, per conto del Comune di Jesi, gestisce il progetto di accoglienza per migranti nell’intera provincia di Ancona. In sostanza si cercano persone o famiglie volontarie disponibili a dedicare due ore settimanali per aiutare le mamme straniere ad essere maggiormente autonome, a intrecciare nuove relazioni e a creare nuovi punti di riferimento per facilitarne l’integrazione nella società

Le persone interessate possono rivolgersi all’Asp Ambito 9 contattando il numero 0731 23 69 16 per richiedere informazioni. Sarà fissato un appuntamento presso la sede dell’Asp per illustrare il funzionamento del servizio di volontariato e, una volta confermata la disponibilità, concordate le ore che si intendono dedicare. In considerazione dell’ampiezza del territorio in cui insiste il progetto di accoglienza dei migranti, l’invito è esteso a tutte quelle persone della provincia che vorranno rendersi disponibili. 

«L’accoglienza non è solo un tetto e un paio di scarpe –sottolinea la presidente dell’Asp, Gianfranca Schiavoni – l’accoglienza deve approdare nell’integrazione e non è un processo che può essere lasciato a se stesso. La richiesta dell’Asp non è banale, perché mettere a disposizione il proprio tempo per aiutare a far conoscere sia gli aspetti pratici della nostra quotidianità che la nostra cultura, le nostre usanze, significa aiutare le mamme straniere a non sentirsi estranee, naturalmente escluse perché ignare. Senza dimenticare che è possibile offrire e condividere anche occasioni ed esperienze educative, e penso soprattutto ai bambini, come una passeggiata in un parco, in un museo o al cinema. Credo che l’accoglienza come costruzione di relazioni sia una forma di beneficienza molto nobile, di cui abbiamo assolutamente bisogno».

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