Cronaca
Jesi Calogero Vicari a New York verso il sogno della maratona
Alla prima sfida sui 42,195 km il 3 novembre l’ex 63enne sottufficiale della Guardia di Finanza, scrittore e attore pronto a vivere il suo giorno più esaltante nella Grande Mela, è partito stanotte accompagnato dalla moglie Filippa
30 Ottobre 2024
Jesi – Per chi, come Calogero Vicari (foto in primo piano), origini sicule, 63enne ex sottufficiale della Guardia di Finanza, autore del libro di memorie “Quaranta anni al servizio della Patria” e attore per diletto nella compagnia teatrale dell’associazione culturale Sipario, ha sempre vissuto la passione per la corsa senza mai cimentarsi con la sfida completa della maratona, New York è molto più di una gara: è il coronamento di un sogno.
Dalle sua parole emerge l’emozione di chi ha un obiettivo ben chiaro nella mente: il traguardo della celebre Maratona di New York in calendario il prossimo 3 novembre.
«La mia avventura nella Grande Mela si sta avverando, è il sogno della mia vita», racconta Calogero, con l’entusiasmo di chi non vede l’ora di affrontare quei 42,195 chilometri tra le strade della metropoli americana. Fino ad ora la sua esperienza si è limitata a mezze maratone, gare in cui ha sempre dato il massimo, toccando un tempo di un’ora e 40 minuti, come racconta lui stesso. Ma un percorso completo non l’ha mai tentato.
Calogero si è preparato guardando maratone su YouTube e sognando il momento in cui avrebbe potuto essere protagonista anche lui con gli altri partecipanti, non più spettatore, in una delle gare podistiche più famose al mondo.
Con l’aiuto dell’agenzia Terra Mia, specializzata in eventi sportivi internazionali, Calogero ha organizzato il suo viaggio per arrivare alla prestigiosa linea di partenza.
Ad accompagnarlo, la moglie Filippa Seggio, che sarà interessata spettatrice.
«Il giorno prima della gara, il 2 novembre, è possibile percorrere gli ultimi 5 km – spiega Calogero – così si può fare pratica, prendere confidenza con parte del percorso, scattare qualche foto e girare video. Un allenamento, e aiuta a entrare nello spirito di questa magnifica competizione».
«Non è la passione di tutta la vita – spiega – perchè ho iniziato a correre a 50 anni, grazie agli amici Lucio Nicodemi e Nicola Vigniello di Monsano, che mi hanno coinvolto in allenamenti e gare. Da allora la corsa è diventata una valvola di sfogo, un modo per lasciarsi alle spalle stress e pensieri negativi perchè quando hai qualche pensiero o sei nervoso, la corsa ti scarica, ti libera».
Il sogno di Calogero lo ha portato persino a compiere un’impresa personale: in passato ha corso da Jesi a Loreto, coprendo quasi 40 km, in una corsa simbolica, di gratitudine, dopo un momento difficile per la sua famiglia.
«Sono partito una mattina alle 5.10 arrivando a Loreto verso le 9.12 – ricorda con orgoglio -, una sfida che mi ha dato molto, ma la maratona completa resta un obiettivo mai raggiunto».
Per prepararsi a questa impresa, Calogero ha deciso di partire in anticipo, e lo ha fatto nella notte appena trascorsa, alle 3.30, con un volo diretto da Roma per New York.
«È la mia prima volta in America, e voglio essere tranquillo. Ci sono altri amici che verranno con me, ma io ho preferito organizzare tutto da solo, per vivere appieno ogni momento».
Insieme agli amici e agli altri partecipanti italiani, rappresenterà una piccola spedizione jesina oltreoceano, con lui, infatti, a New York, ci saranno anche Sergio Mallucci e Lara Costanzi.
«A me piace partecipare, vivere le emozioni della gara, godermi ogni passo fino al traguardo. New York sarà un’avventura da ricordare».
La sera del 3 novembre, quando attraverserà Central Park, forse con qualche scatto per i suoi amici e i familiari, Calogero saprà di aver realizzato quel sogno coltivato con dedizione e passione.
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