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Jesi “Canestreet”, successo di sport e partecipazione

Bilancio molto positivo delle quattro serate che hanno visto in Piazza della Repubblica competere 42 squadre, in più di 150 dai 13 ai 50 anni hanno aderito a questa sesta edizione

Jesi – Per la prima volta spostamento dalla parrocchia a un palcoscenico grandissimo, quello per eccellenza, Piazza della Repubblica.

Non era assolutamente scontato vedere tutte le sere la piazza piena di persone, amanti e non della pallacanestro, nonostante il caldo.

Con 42 squadre partecipanti, più di 150 ragazzi dai 13 ai 50 anni a questa sesta edizione del Canestreet, torneo estivo di basket 3×3, è stato ottenuto un grande risultato. Tanti apprezzamenti per gli organizzatori, dalle istituzioni, alle associazioni, dagli sponsor che hanno sostenuto l’evento e dai cittadini: bilancio ottimo, e si punta a fare ancora meglio il prossimo anno. 

La città ha risposto in modo egregio con anche bambini e anziani presenti per tutte e 4 le sere in programma. Riuscire ad avere un coinvolgimento così ampio e vario è fondamentale per cercare di far capire quanto lo sport, e in particolar modo la pallacanestro, sia più di una semplice competizione ma un momento di aggregazione che determina un valore aggiunto.

E pensare che si era partiti da una parrocchia per arrivare nella piazza principale della città.

La progettazione del torneo risale al dicembre 2023 per cercare di riuscire a realizzare questo sogno che tutto lo staff aveva nel cassetto da molto tempo ma che non aveva mai avuto i presupposti e le disponibilità necessari per giocarlo in Piazza della Repubblica. 

Un supporto fondamentale è stato sicuramente quello di Giacomo Mosca, consigliere comunale, che ha seguito gli organizzatori dando la massima disponibilità a occuparsi di tutti i permessi, dei vari passaggi burocratici, affinché questo sogno che lo staff aveva – e del quale il giovane consigliere fa parte da anni – si realizzasse.

Un impegno organizzativo di oltre 7 mesi per un progetto di 4 giorni, ma quando i valori e gli ideali che compongono questo progetto sono del tutto condivisi non si sarebbe potuto fare diversamente.

Presenti a Canestreet ospiti e giocatori di alto livello (hanno partecipato infatti anche molti giocatori dei campionati di Serie D – C e qualche giocatore del campionato nazionale di serie B, nonché Michele Maggioli, ex capitano e colonna portante dell’Aurora Basket Jesi ai tempi d’oro).

Oltre alla disciplina sportiva agonistica lo sraff ha offerto qualcosa in più coinvolgendo il mondo della danza con ballerine e ballerini del Balletto delle Marche di Alice Bellagamba e Alice Belvederesi

Posizionato anche un piccolo canestro per i bambini, dietro la fontana, per farli giocare con l’idea di avvicinarli al mondo dello sport, e in particolar modo al mondo della palla a spicchi. Inserito un punto vendita di cibo e bevande in collaborazione con il Bar Imperiale, uno stand del supermercato Si con te che forniva la merenda gratuitamente, un gazebo espositivo di King Sport, sponsor tecnico dell’evento, il posizionamento di posaceneri portatili per i mozziconi di sigaretta e cestini dei rifiuti con apposita cartellonistica da parte dell’Associazione JesiClean, collaborazione con Viva Servizi per l’acqua gratuita non solo per i giocatori ma anche per tutta la cittadinanza durante la durata del torneo. Nonché un gazebo con il fisioterapista Paolo Carniani, pronto ad assistere e supportare oltre 150 giocatori iscritti.

L’obbiettivo è quello di far sì che questo appuntamento si ripeta ogni anno, crescendo e migliorando sempre di più, provando a coinvolgere anche altre categorie come il mondo femminile, gli over 50 e il baskin

«Un ringraziamento sentito allo staff – ha sottolineato Giacomo Mosca – che ha dedicato il proprio tempo libero non al torneo, ma alla città, perché questo era il nostro obbiettivo. Grazie quindi a Michele Mosca, Federico Rossetti, Lorenzo Fava, Riccardo Maldini, Marco Rossetti, Emanuele Mosca, Rebecca Mosca, Sara Schiavoni, Claudia Rossetti, Giuliano Fava, Silvano Rossetti, Samuele Schiavoni, Sara Passaro, Carlo Maria Audino. Grazie al lavoro di tutte e tutti».

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