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JESI «CARO FEDERICO, STAI VIVENDO UN’ESPERIENZA D’AMORE» (video e foto)

Il vescovo Gerardo all’ordinazione presbiterale di don Federico Rango nella cattedrale di San Settimio: «Il Signore è il tesoro più grande, l’hai cercato e lo hai trovato»

JESI, 9 giugno 2019 – Nella cattedrale di San Settimio il 28enne don Federico Rango ha ricevuto l’ordinazione presbiterale – ieri sera, vigilia di Pentecoste – nella celebrazione eucaristica officiata dal vescovo, Gerardo Rocconi, presente tutto il clero della diocesi e di fronte a tanta gente e tanti giovani che hanno seguito con grande partecipazione la messa.

Un nuovo sacerdote nella nostra Chiesa, figlio della più grande parrocchia della città, San Giuseppe, e don Federico ha aperto il suo cuore, nel suo saluto finale, sottolineando come «la mia vocazione appartiene al Signore, è una storia d’amore dove al centro c’è Lui, le sue grandi opere sono per tutti, basta dirgli di sì».

Era emozionato ma colmo di gioia don Federico: «Accoglietemi con tanta misericordia, aiutatemi con la vostra preghiera, la vostra amicizia, e anche con i rimproveri, a diventare il prete che Dio vuole io sia».

La gioia, appunto. Nell’omelia il vescovo lo ha detto più volte: «Il Signore è la mia gioia, lo sono il Vangelo, il mettersi al servizio della Chiesa, oggi sei qui perché questo il cuore esige e grida. Carissimo Federico, tu stai vivendo un’esperienza d’amore, abita nell’amore del Signore che ti ha conquistato e purificato. Chi vive di questa sete sa che una sorgente ci sarà. Il Signore è il tesoro più grande, l’hai cercato e lo hai trovato».

Gioia e amore vanno sempre insieme nella vita «alla quale va dato un senso e il senso dell’esistenza sta solo nell’amore, siamo stati creati per amore e ciò esige che la stessa vita sia donata perché solo così la si può custodire e conservare».

«Ti auguro di non trovare mai la pace del mondo ma quella del Signore e la sua gioia: a Lui si appartiene senza riserve».

La liturgia dell’ordinazione è iniziata con la presentazione da parte di don Giovanni Rossi, parroco di Cupra Montana – dove, giunto nel novembre del 2016, il neo sacerdote ha svolto il suo ministero diaconale portando avanti tante attività – che ha descritto «le sue qualità umane, il servizio generoso e la capacità di relazionarsi con tutti. Ha scelto l’amore del Padre che è essenza del vero amore, una sorgente di felicità. Ha scelto di farsi povero e servo, sulle orme di Cristo che è via, verità e vita. Ha scelto di guardare oltre l’orizzonte».

Alle successive litanie dei santi il suggestivo momento della prostrazione a terra, gesto di totale consegna a Dio e alla Chiesa.

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Ordinazione presbiterale di don Federico Rango, cattedrale di San Settimio, 8 giugno 2019

Quindi, il momento culminante: l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. Il vescovo e i presbiteri hanno imposto le mani sul capo di don Federico, gesto che rappresenta il segno della trasmissione del potere apostolico, del dono dello Spirito Santo e l’immissione nel presbiterio a cui ha fatto seguito la solenne preghiera di ordinazione pronunciata dal vescovo.

A questo punto don Federico, ordinato presbitero, ha vestito gli abiti sacerdotali, la stola e la casula, abito liturgico proprio del suo grado. Il vescovo, poi, ha unto le palme delle sue mani con il sacro crisma.

L’abbraccio di pace è avvenuto con il pastore della chiesa jesina e con tutti gli altri presbiteri, segno di accoglienza nella sua nuova famiglia. E quelli di don Federico sono stati abbracci forti e prolungati, accompagnati da un radioso sorriso.

Non poteva mancare il saluto del sindaco di Cupra Montana, Luigi Cerioni, per il quale «consideriamo un dono grande l’essere qui – ha detto – la comunità cuprense è contenta e grata per averlo accompagnato lungo un tratto del cammino. Da amici e fratelli ti ringraziamo per il tuo impegno». Il sindaco ha poi donato a don Federico un’opera di Ezio Bartocci che raffigura un religioso in preghiera.

Cerimonia trasmessa in diretta You Tube e Facebook sulla pagina del settimanale diocesano Voce della Vallesina, a cura di Lorenzo Maria Pellegrini  e Maurizio Marzioni.

Servizio liturgico curato dai seminaristi del Pontificio seminario regionale marchigiano “Pio XI”, coordinati dal cerimoniere diocesano don Claudio Procicchiani. Ha animato la celebrazione il Coro Diocesano, diretto da Nicola Ciarimboli.

Poi la festa, nella prospiciente piazza Federico II, non prima di un piccolo rito al quale don Federico non si è potuto sottrarre: lo hanno atteso in parecchi davanti all’altare per lanciarlo più volte in aria. Ma lo hanno sempre ripreso…. Oggi, dopo la prima messa celebrata da don Federico alle 11.30 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, la festa si trasferisce a Cupra Montana, con una maxi tavolata (13.30) in piazza IV Novembre.

Buon cammino, don Federico.

Pino Nardella

(foto Cristiana Loccioni)

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