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Jesi Casa del Popolo, i Giovani democratici ripartono dall’Europa

Stasera (ore 21) incontro sul tema “La costruzione europea”, iniziativa in collaborazione con Movimento federalisti europei, Movimento repubblicani europei, Impact, Anpi, Istituto Gramsci

Jesi, 10 marzo 2023 – Stasera alle ore 21, presso la Casa del Popolo (foto in primo piano), in ricordo del Presidente David Sassoli scomparso prematuramente lo scorso anno, si terrà l’incontro “La costruzione europea”.

Si tratta di un’iniziativa promossa dai Giovani democratici della provincia di Ancona in collaborazione con alcune associazioni: Movimento federalisti europei, Movimento repubblicani europei, Impact, Anpi, Istituto Gramsci.

Il 3 gennaio si è svolta la prima parte del Congresso dei Giovani democratici della Federazione di Ancona che ha portato a eleggere Federico Pazzaglia come nuovo segretario provinciale. Il 12 febbraio si è tenuta poi la seconda e conclusiva parte dei lavori congressuali con il rinnovo degli organici (segreteria e direzione) e con la definizione delle nuove linee programmatiche.


L’iniziativa di oggi nasce dunque dall’impulso della nuova Segreteria provinciale che ha ritenuto di lanciare un incontro sul tema dell’Europa proprio come primo evento pubblico della sua attività.

«Siamo convinti della necessità di un nuovo europeismo in grado di far assumere all’Unione europea un più preciso dimensionamento politico. Le sfide che il presente ci impone in molti casi richiedono risposte comunitarie, e ciò è particolarmente evidente soprattutto alla luce di alcune questioni di recente attualità come la necessità di una più forte politica estera e di sicurezza comune, la gestione comune dei flussi migratori e in generale la gestione comune delle crisi di portata sovranazionale».

«L’Europa è molto cambiata nella sensibilità e nell’attenzione per certe problematiche (sociali, ambientali…) rispetto al passato, si tratta di consolidare un nuovo modello di Europa, un modello appunto politico. In tutto ciò gioca un ruolo fondamentale la questione dell’integrazione europea per rafforzare il ruolo delle istituzioni europee, ma anche per contribuire a sviluppare una nuova e più radicata coscienza europeista che vada di pari passo con la valorizzazione della coscienza nazionale come positivo elemento di appartenenza».

«Per noi, infatti, l’europeismo non opera una sostituzione bensì un completamento, in tal senso coscienza nazionale ed europeista stanno insieme e sono complementari: occorre sapere da dove si viene per sapere dove si vuole andare (diciamo quindi l’Italia e l’Europa)».

«Dobbiamo scoprire quant’è bello essere europei essendo italiani, dunque non rinuncia ma completamento».

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