Cronaca
JESI Casa di riposo, 14 i positivi: esperimento visite dalla porta a vetri
17 Dicembre 2020
Ulteriori tamponi sono stati effettuati sugli ospiti e sugli operatori: «Tenere alta la guardia sino a fine emergenza»
JESI, 17 dicembre 2020 – Sono stati effettuati ulteriori tamponi agli ospiti della Casa di riposo di Jesi: 14 i positivi, a fronte dei 25 che erano all’ultimo controllo, mentre i tamponi effettuati agli operatori hanno dato esito negativo per tutti. Ulteriori esami saranno eseguiti nei prossimi giorni. Questi i dati resi noti durante l’incontro di stamattina con i vertici Asp9 presso Villa Borgognoni.
«Dobbiamo tenere alta la guardia – ha detto il presidente dell’Asp Ambito 9, Matteo Marasca – sino alla fine dell’emergenza. Abbiamo sempre mantenuto contatti con le famiglie e potenziato quelli via tablet e telefono».
Circa un centinaio gli anziani ospiti della struttura di via Gramsci che possono avere contatti con i cari solo attraverso la tecnologia, soluzione non certo agevole.
Tre le persone a disposizione per i contatti con le famiglie. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
«Una si occupa di fare videochiamate – ha spiegato Franco Pesaresi, direttore dell’Asp -. Le altre due aggiornano le famiglie una o due volte la settimana sullo stato di salute degli ospiti. Siamo consapevoli che questo non risolve il problema del mancato contatto con i parenti ma ci stiamo attrezzando: vogliamo sperimentare, a partire dalla prossima settimana, la possiblità di organizzare le visite attraverso una porta a vetri, consentendo così almeno il contatto visivo».
Ancora sospesi, invece, gli ingressi alla Casa delle genti. La struttura è destinata ad accogliere, per un periodo di tempo, uomini maggiorenni senza fissa dimora, per dare risposta alla crescente domanda di aiuto proveniente da questa particolare tipologia di utenza. Il servizio ha un massimo di 16 posti letto.
«Da lunedì prossimo riprenderà questo servizio – ha concluso Pesaresi – con un funzionamento quasi normale: riprenderemo con la capienza massima, va tenuto presente che, come in tutte le strutture, occorre una zona dedicata all’isolamento in caso di positività al virus».
(e.d.)
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