Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Caso Edison: «Va sempre tutelata la salute pubblica»

Il Comitato di Quartiere Centro Storico sull’impianto rifiuti: «Dibattito legittimo ma i toni esasperati rischiano di far perdere di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale, cioè il bene comune»», gli esiti del tavolo tecnico

Jesi – Lancia segnali di preoccupazione il Comitato di Quartiere Centro Storico in risposta alla vicenda dell’impianto Edison e al Comitato di Quartiere Smia-Zona Industriale riunitosi martedì proprio per parlare della vexata quaestio e dell’accesso agli atti richiesto dalla Società per individuare i committenti delle affissioni che esprimono la contrarietà all’impianto.

«Una preoccupazione che deriva da molti fattori – scrivono i rappresentanti del Comitato Centro Storico -, per un possibile incremento dell’inquinamento in una zona già in precedenza classificata ad alto rischio di crisi ambientale, il genere di lavorazione – con la bonifica di terreni contenenti rifiuti pericolosi e non -, la vicinanza ai centri abitati, un impatto ambientale non indifferente anche per una questione puramente urbanistica. Non ultimo l’enorme utilizzo dell’acqua nel processo di trattamento e bonifica dei terreni».

«Fermo restando che riteniamo indispensabile comunque completare l’iter amministrativo e tecnico che permetterà di avere una visione globale del progetto – che darà al Consiglio comunale tutti gli elementi per poter esprimere un parere dettagliato e motivato -, chiediamo comunque all’Amministrazione comunale di tener sempre presente la tutela della salute pubblica», sottolineano.

La preoccupazione del Comitato va anche alla tensione delle discussioni che sul tema stanno dividendo la città, «esasperando il pur legittimo confronto e rischiando di far perdere di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale, cioè il bene comune».

Poi il messaggio di sostegno al Comitato Smia-Zona industriale.

«Siamo fermamente convinti che in uno stato di diritto, al di là delle possibili diversità di opinioni, debba essere garantita a tutti, all’interno del rispetto delle regole democratiche, la libertà di espressione. Ribadiamo il diritto del Comitato Smia di manifestare la propria posizione, senza se e senza ma», hanno sottolineato, avanzando la necessità di un percorso partecipato e che i Comitati di Quartiere potrebbero essere i punti di riferimento per una eventuale consultazione popolare.

Martedì sera durante la riunione del Comitato Quartiere Smia è emersa la proposta, già nell’aria da parte di diversi cittadini, di organizzare una manifestazione pubblica in piazza, che unisca tutte le forze politiche e i cittadini mobilitati a sostegno del fronte del no all’impianto, la manifestazione votata a maggioranza dai membri del Direttivo, sarà organizzata dal Comitato stesso.

L’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi, ha anche anticipato che per il 9 e il 13 settembre sono previste due assemblee pubbliche sul caso Edison, organizzate rispettivamente dal Comitato di Quartiere Erbarella – San Pietro Martire e dal Comitato Coppi-Giardini.

Nel frattempo giovedì scorso si è riunito in Comune il tavolo tecnico con i capigruppo delle forze politiche rappresentate in Consiglio e i Presidenti di commissione per avviare l’organizzazione dell’inchiesta pubblica dopo aver ottenuto nei giorni scorsi l’autorizzazione dalla Provincia di Ancona. Un percorso partecipativo che coinvolgerà la cittadinanza fornendo gli strumenti utili a esprimere le proprie motivazioni.

Nel corso dell’incontro è stata fatta chiarezza sull’iter di questo strumento, che si baserà sulla convocazione di un’assemblea pubblica, con il contradditorio dei cittadini e dei vertici Edison, in cui tutti potranno intervenire presentando osservazioni, l’iter si concluderà con l’invio di una relazione alla Provincia di Ancona che si andrà ad aggiungere al resto della documentazione per la valutazione sull’idoneità dell’impianto.

«Saremo assistiti da un avvocato esperto di diritto ambientale», ha aggiunto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, riferendosi al percorso decisionale verso la delibera che il Consiglio comunale dovrà adottare per autorizzare o meno l’impianto.

© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]