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Cronaca

Jesi Cavalcavia, le incrostazioni sono solo efflorescenze

Non ci sono problemi di sicurezza e il lavoro è stato eseguito correttamente, il problema deriverebbe dall’intervento trascurato nella strada soprastante che il progetto ereditato non ha previsto

JesiNessun rischio per la stabilità del cavalcavia di Viale della Vittoria.

Le incrostazioni sui muri delle due campate laterali apparse nelle ultime settimane e segnalate da molti cittadini, sarebbero solamente efflorescenze saline dovute all’intonaco drenante realizzato proprio per far traspirare la parte strutturale.

Tutto ciò, secondo l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni, non mette in dubbio minimamente i lavori strutturali fatti per 10 mesi e terminati il settembre scorso. Tuttavia, la ditta incaricata ha la responsabilità di fare un lavoro ad opera d’arte e il Comune ha richiesto un sopralluogo i cui risultati sono stati di certificare che non ci sono problemi se non estetici che, a quanto pare, sono destinati a perdurare e sono indipendenti dall’intervento fatto.

«Il problema è che l’intervento che era stato previsto – ci ha detto l’assessora – e che la nostra Amministrazione ha solo portato avanti, riguardava solo l’impalcato del ponte. A monte e a valle nella parte soprastante (via Gramsci ndr) permane la necessità di intervenire. Questo insegna che quando si pensano le opere bisogna farlo a sistema e non in modo generico».

Il riferimento dell’assessora è alla precedente Amministrazione, la quale aveva portato avanti la fase progettuale e previsionale, a cui l’attuale ha dato esecutività.

Dunque, il problema delle antiestetiche righe bianche nelle arcate laterali del ponte sarebbero da ricondurre alla sede stradale soprastate, sotto la quale «sussistono avvallamenti e un sistema fognario obsoleto, che danno luogo a infiltrazioni le quali penetrano nelle spalle del ponte provocando le efflorescenze di sali».

A quanto riferitoci dall’assessora l’Amministrazione comunale ha intenzione di intervenire in questo senso evitando che tra pochi anni ci siano di nuovo problemi di stabilità del ponte.

«L’intervento non è stato previsto completo come avrebbe dovuto e ora dovremo rimediare andando a fare i lavori a monte e a valle delle spalle, risolvendo anche la parte estetica, che per ora tamponeremo con interventi periodici di scrostamento e riverniciatura».

Pertanto, la sede stradale sopra il cavalcavia sarà nuovamente oggetto di lavori non appena saranno trovati i fondi a copertura.

«E’ già inserito nel programma delle opere pubbliche – assicura -, c’è già uno studio di fattibilità e abbiamo richiesto i primi finanziamenti, che però non ci sono stati accordati dalla Regione. Stiamo tuttavia continuando la ricerca delle risorse necessarie. Se non riusciremo a trovarle complessive, la nostra intenzione è di procedere a stralci, perchè questa Amministrazione lavora in una logica di sistema, caratteristica che non aveva questo lavoro che abbiamo ereditato e che prevedeva di intervenire solo nell’impalcato».

Il problema dell’infiltrazione nella campata centrale (quella sotto la quale passa la sede stradale) con l’acqua che sgorga e arriva sull’asfalto, invece, è dovuto a una falla in un cavidotto dei pali di illuminazione che parte a monte del ponte. La ditta ha già programmato il lavoro di ripristino che verrà effettuato a breve.

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