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Jesi “Celeste Amore”: la pellicola pop per riscoprire Gaspare Spontini
23 Febbraio 2023
Il 5 marzo al Teatro Pergolesi la prima del docufilm sul grande musicista e compositore maiolatese prodotto da Subwaylab, al centro il tema del territorio e della sua evoluzione
di Elena Tisè
Jesi, 23 febbraio 2023 – Domenica 5 marzo alle ore 17, approderà al Teatro Pergolesi la prima proiezione di Gaspare Spontini Celeste Amore, il docufilm prodotto da Subwaylab, dedicato al musicista e compositore marchigiano Gaspare Spontini.
A quasi 250 anni dalla nascita, Celeste Amore racconta, in 70 minuti di riproduzione volutamente pop, la storia di un artista in eterna fuga verso il sogno, eppure profondamente legato alle sue radici marchigiane e all’amore per Celeste Erard, la donna che lo seguì in tutti i suoi viaggi.
Presentazione del documentario ieri presso la sede di Subwaylab a Jesi, alla presenza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dell’assessore Luca Brecciaroli, di Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, dei registi Andrea Antolini, Alessandro Tarabelli e Diego Morresi, dello sceneggiatore Claudio Centioni, dell’attrice Rachele Antolini, di Leonardo Martellini per Subwaylab e operatore del docufilm.
«Questo film riporta al centro un grande tema: quello del territorio e della sua evoluzione, è un’occasione per rivivere un momento della nostra storia. C’è attesa, curiosità ma anche estrema fiducia nel fatto che il risultato sarà all’altezza delle aspettative. Come Amministrazione comunale crediamo molto in questo progetto», ha affermato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, durante l’incontro di presentazione avvenuto ieri.
Ribelle, talentuoso, determinato, Spontini è riuscito a imporsi nel panorama artistico del tempo diventando uno dei grandi direttori d’orchestra del primo ‘800. Tra i massimi esponenti del classicismo, conobbe personalità di spicco quali Richard Wagner, Napoleone Bonaparte, Gregorio XVI.
«Raccontare un personaggio così noto, poliedrico, eppure percepito oggi come distante, soprattutto dalle nuove generazioni, ha rappresentato una grande sfida», ha spiegato lo sceneggiatore Claudio Centioni.
«Abbiamo cercato di attualizzare la figura di Spontini per rivolgerci anche a un pubblico giovane, portando sulla pellicola un personaggio «un po’ più rock», da qui la scelta di Lodo Guenzi come attore protagonista. La fuga – ha proseguito – è la chiave di lettura attraverso la quale guardare Spontini».
«È la fuga verso il sogno, la fuga verso la passione, che alle volte è il solo modo per connettersi con i propri bisogni e non rischiare di seguire desideri indotti. Spontini, tuttavia, non recide mai le sue radici, sceglierà anzi di tornare da Berlino per darsi alla sua Maiolati. Credo che questo possa insegnarci qualcosa di importante sul gioco ali-radici».
Soggetto di Marco Cercaci e Marco Spagnoli, sceneggiatura di Claudio Centioni, regia di Andrea Antolini, Alessandro Tarabelli, Diego Morresi.
Lodo Guenzi, attore e cantante della band Lo Stato Sociale, interpreta Gaspare Spontini; la moglie Celeste Erard è interpretata dall’attrice Simona Ripari. Nel cast sono inoltre Rachele Antolini (Rachele), Andrea Caimmi (Ammiraglio Nelson), Marco Brandizi (Napoleone), Vanina Marini (Giuseppina Bonaparte), Victor Carlo Vitale (Gregorio XVI), Enrico Marconi (Wagner), Gianfranco Frelli (Goethe), Graziano Fabrizi (Abate), Tommaso Tarabelli (Tommaso).
Al centro del film è la vita affascinante di Gaspare Spontini vista dallo sguardo di Celeste Erard. Innamorata dell’uomo e dell’artista, Celeste seguì il marito in ogni sua fuga. Da Parigi a Berlino fino al ritorno a Maiolati. Proprio a Maiolati, Celeste accompagnerà la piccola Rachele alla scoperta del suo amato Spontini, attraverso i luoghi che hanno contraddistinto la sua vita.
Quella di Spontini fu una vita intrecciata a grandi nomi: Napoleone e Giuseppina Bonaparte, Ferdinando IV Re delle due Sicilie, Federico Guglielmo III Re di Prussia, Costanza Mozart, Richard Wagner fino ad arrivare a Papa Pio IX. Una vita piena di successi – ma non priva di invidie e gelosie – partita dalla provincia italiana conquistò l’Europa.
Nel 1851 Gaspare Spontini tornò in Italia. Dopo un’eclatante carriera, il musicista sentì di tornare alle origini, e nel suo paese natale crea strutture per aiutare i più poveri e bisognosi. Il film mostra così anche il profondo lato filantropico dell’artista e come tra i suoi concittadini il suo nome sia ancora vivo e riecheggi nei vicoli.
Alla fiction si alternano le testimonianze dei nostri giorni. Partecipano i musicisti marchigiani Dardust, Raphael Gualazzi, Ruben Camillas, Paolo Marzocchi e Giancarlo Aquilanti, il compositore e direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini Cristian Carrara, Lucia Chiatti direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, il musicologo Federico Agostinelli, il critico musicale Guido Barbieri, Gabriella Cinti nipote del Podestà di Maiolati, Tiziano Consoli sindaco di Maiolati Spontini dal 2019 al 2022.
Con il coinvolgimento di storici e artisti, il docufilm cerca di mettere in luce le cause di un fermento che vide le Marche fucina di veri e propri giganti dell’Opera i quali fra il ‘700 e l’800 emozionarono e continuano a strabiliare i teatri di tutto il mondo: Spontini, Rossini, Pergolesi, Vaccaj, Crescentini. Scoprendo infine la vivacità della scena musicale di questa poliedrica e sorprendente regione – con la più alta percentuale di teatri in Europa -, solo apparentemente al di fuori delle rotte culturali dei grandi centri ma in cui fioriscono ancora oggi proposte vitali e di avanguardia.
Il progetto, realizzato con il contributo del Por Fondo europeo di sviluppo regionale 14-20 della Regione Marche, è stato finanziato dal Comune di Jesi e dal Comune di Maiolati Spontini, dalla Fondazione Pergolesi Spontini, dalla Regione Marche, dalla Fondazione Marche Cultura.
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