Attualità
JESI CENTRO AMBIENTE, SCINTILLE DURANTE LA COMMISSIONE A SAN GIUSEPPE
22 Maggio 2019
La terza si è riunita presso il centro sociale l’Incontro. Petizione: sono 807 le firme raccolte, ascoltata la prima firmataria Augusta Vecchi
JESI, 22 maggio 2019 – Centro ambiente al Campo Boario, questo l’oggetto della terza commissione consiliare che si è riunita ieri sera, 21 maggio, al Centro sociale l’Incontro di San Giuseppe.
Ad aprire i lavori è stata l’architetto Augusta Vecchi (foto in primo piano), che ha presentato la petizione (leggi l’articolo) di cui è la prima firmataria. Nella petizione, firmata da 807 persone, si chiede in primo luogo di destinare e dotare le aree che si trovano nel quartiere più densamente popolato e più vivo della città di indispensabili ulteriori spazi destinati a verde pubblico, di attrezzature sportive e ricreative aperte a tutti.
«Non ci è stato risposto – precisa la Vecchi – se siano state prese in considerazione altre aree per il Centro Ambiente, che si trova in quella zona da 40 anni, pertanto se criticità ci sono adesso c’erano anche prima».
«Trovo gravissimo – prosegue l’architetto – quanto segnalato da alcuni consiglieri di maggioranza, tra questi Filonzi e Angeletti, i quali hanno messo in dubbio la consapevolezza delle persone che hanno firmato».
La prima firmataria è stata invitata al Consiglio comunale del prossimo 28 maggio per relazionare nuovamente riguardo alla petizione: «Tengo molto a questa situazione: la raccolta firme prosegue».
L’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi ha successivamente illustrato i lavori inerenti la prima fase del progetto già approvata dal Consiglio comunale.
«Si tratta di una situazione consolidata da anni a San Giuseppe – precisa il consigliere di maggioranza Nicola Filonzi – Valuteremo la possibilità di spostare il Centro ambiente altrove. Trovo assurdo che ora si parli di un’area verde visto che nel progetto iniziale non c’era. Le polemiche vengono fuori adesso che stiamo mettendo in ordine una zona di un quartiere in cui problematiche c’erano anche prima».
Compatte le opposizioni nel criticare le modalità con cui si è svolto l’incontro ieri sera. Il Partito Democratico, Jesi in Comune, Claudia Lancioni (5 Stelle) e Marco Giampaoletti (Insieme Civico) hanno evidenziato: «Nessun esterno è potuto intervenire: si chiama informazione di decisioni già prese, non partecipazione. La variante è stata già votata senza confronto con la città. Nessuno è contrario ai lavori sul sito viste le criticità ma la variante (il cui rinvio era stato chiesto dalle opposizioni in Consiglio, ma non accolto) doveva essere discussa prima. Questo significa condannare il quartiere a tenersi il Centro Ambiente per parecchi anni a venire».
L’iter prevede 60 giorni di tempo per le osservazioni, poi tornerà in Consiglio che dovrà rivotarla, quindi sarà visionata dalla Provincia e tornerà di nuovo nell’assise cittadina per l’approvazione definitiva.
(e.d.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA