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Cronaca

Jesi Chiede risarcimento al Comune ma l’assicurazione è fantasma

Il maltempo aveva provocato la caduta di un albero sull’auto e da 2 anni la donna aspetta la risposta dell’agenzia assicurativa incaricata dagli uffici comunali per la pratica del sinistro

Jesi – Sono passati quasi 2 anni da quel 17 settembre 2022, data in cui a seguito di una bomba d’acqua che si è abbattuta su Jesi e sui Comuni della Vallesina, un albero è caduto sul fianco destro della sulla sua automobile: quasi 4mila euro il preventivo per le riparazioni.

E’ successo a una jesina che, dopo il danno, sta subendo anche la beffa di non ricevere alcun tipo di risposta dall’agenzia assicurativa che il Comune le ha indicato come referente della pratica.

In quell’occasione, durante il forte temporale diversi alberi erano caduti a Jesi, in Viale della Vittoria e nei quartieri più periferici, proprio nella stessa via dove era parcheggiata l’auto coinvolta nel sinistro, una Citroën C3, «pochi giorni prima – racconta la donna – era caduto un altro albero. Dopo questi due episodi ravvicinati, il Comune ha cominciato a fare manutenzione del verde nel quartiere».

«Ora, non posso dire con certezza se la causa della caduta sia dovuta solo al forte vento o anche alla scarsa manutenzione, ma quello che mi interessa è ricevere comunicazione dall’agenzia assicurativa che ha seguito la pratica su incarico del Comune e che non mi ha inviato nessuna risposta neanche per esprimere parere negativo alla richiesta».

Facendo un passo indietro per ricostruire la storia, dopo il fatto avvenuto il 17 settembre 2022, la donna ha contattato il Comune di Jesi per chiedere quale fosse la procedura di richiesta per il risarcimento del danno.

«Diverse auto sono state danneggiate a seguito di quello e di altri temporali e sapevo che era possibile fare domanda per ottenere un risarcimento – racconta -. Così ho avviato la pratica compilando la modulistica del Comune in cui andavano indicati i dati del sinistro, i danni subiti dall’auto, allegate le foto per dimostrare il danneggiamento e il preventivo del carrozziere che avrebbe dovuto ripararla».

Da sostituire erano il fanale posteriore, il braccio del tergilunotto, l’antenna radio e la base dell’antenna, la modanatura del gocciolatoio e le barre del tetto portapacchi. Mentre le riparazioni riguardavano il tettino, l’ossatura vani porte e il parafango posteriore, il portello posteriore, il paraurti posteriore e la sfumatura della porta posteriore. Il tutto per un totale di circa 3.750 euro.

«Dal Comune mi avevano detto che una volta inviata la richiesta gli uffici avrebbero a loro volta individuato l’Assicurazione tramite un broker e aperto la pratica di sinistro. Dopodiché sarebbe stata la stessa agenzia assicurativa a mandare un perito dal carrozziere per valutare se ci fossero state le condizioni per il risarcimento e a mettersi in contatto con me e con il Comune per procedere con la pratica».

Ma di fatto da quel giorno l’agenzia assicurativa prescelta – non una della zona, ma di Milano – non ha più risposto alle chiamate e alle mail inviate, inizialmente dal Comune e successivamente anche dalla proprietaria dell’auto, che nel frattempo ha effettuato le riparazioni a sue spese non potendo attendere le lungaggini burocratiche.

«L’auto la uso quotidianamente per lavoro e mi sono arrangiata a farla riparare a mie spese nella speranza che a breve sarei stata risarcita. Ma il perito non si è fatto mai vivo con il carrozziere, e a seguito di questo prolungato silenzio, nonostante le mie numerose chiamate al Comune e all’Agenzia, ho provato a sentire un avvocato, che ha inviato sia al Comune sia all’Agenzia assicurativa una Pec chiedendo risposte riguardo alla situazione e non ricevendo neanche lui risposta, mi ha proposto di adire le vie legali».

«Ma si tratterebbe di spendere ulteriori soldi senza la certezza di vincere », ha detto rassegnata la donna che ha deciso di non intraprendere per ora le vie legali e restare nella situazione di non aver avuto in merito risposta alcuna

«Quello che non riesco ad accettare è che il Comune si sia affidato a questa Agenzia assicurativa la quale non si degna neanche di inviare delucidazioni ad alcuno. E che abbia dovuto scegliere un’agenzia proprio di Milano, se fosse stata del posto avremmo potuto parlare direttamente con un operatore in ufficio e sbrigare la pratica più velocemente, fosse stato un o un no, almeno avrei avuto un risposta».

Una situazione che lascia diverse perplessità e una questione irrisolta. Vedremo se ci sarà un seguito.

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