Cronaca
JESI Città in lutto per la morte del senatore Aroldo Cascia
26 Febbraio 2020
Ex sindaco di Jesi dal 1975 al 1983 e dirigente del Pci
JESI, 26 febbraio 2020 – Si è spento Aroldo Cascia, ex sindaco di Jesi, che avrebbe compiuto 83 anni l’11 maggio prossimo.
Aveva ricoperto l’incarico di primo cittadino dal 1975 al 1983.
Classe 1937 è stato insegnante di geografia generale ed economica. Eletto senatore della Repubblica Italiana dal 1983 al 1992 (IX e X Legislatura) nelle liste del Partito Comunista Italiano. Dal 1987 al 1992 fu componente della nona commissione permanente agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, della Giunta per gli affari delle Comunità europee, della Commissione consultiva regolamenti Cee.
Dirigente del Pci si era a suo tempo opposto alla cosiddetta svolta della Bolognina che portò, con l’allora segretario Achille Occhetto, allo scioglimento del Pci (1991).
L’ultimo suo impegno lo aveva dedicato all’Istituto Gramsci Marche del quale è stato presidente.
Il suo pensiero e credo politico li aveva affidati anche a volumi quali Storie di Jesi sovversiva, scritto con Pietro F. Fanesi, e Bandiera rossa sul campanile, con Patrizia Rosini.
Direttore, negli anni ’60 del secolo scorso, del periodico Il Dialogo, «comunista di vecchia scuola, legato sempre al popolo, sempre alla ricerca dell’unità nelle diversità, lascia un vuoto incolmabile nella sua Jesi».
I comunisti delle Marche, in una nota, «esprimono il loro cordoglio ai familiari per la scomparsa del compagno Aroldo Cascia» descritto come «animato da autentica passione civile e consapevolezza politica».
Scrive Daniele Fancello, presidente Anpi provinciale, che «con la scomparsa di Aroldo Cascia perdiamo un punto di riferimento, un compagno sempre pronto ad ascoltare e dare consigli, una guida politica, un antifascista sempre in prima linea. Ci ha donato un immenso patrimonio di conoscenza; ora ognuno di noi che ha avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo deve proseguire sulla strada dell’impegno politico e civile da lui tracciata».
Emanuele Lodolini, ex parlamentare del Pd, lo rammenta come «uomo di grande intelligenza e grande tenacia, di cultura. L’ho sempre stimato moltissimo, anche quando ci siamo confrontati su posizioni diverse. Credo che chi ha a cuore il nostro territorio e la lotta per la giustizia sociale debba essergli grato per l’impegno di una vita intera, Ciao Aroldo».
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