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Jesi Comitati quartiere, Loretta Fabrizi «Serve etica di base», Per Jesi: «E’ censura»

La lettera dell’assessora in seguito agli «attacchi al limite del consentito» e la risposta della lista civica: «Un grave tentativo di metterli a tacere», sullo sfondo l’impianto rifiuti Edison alla Zipa

Jesi – «Leggiamo e rileggiamo con stupore questa nota dell’assessora all’Associazionismo, Partecipazione e Cittadinanza Attiva (attiva, fino a un certo punto) ma non riusciamo a capire se si tratti di uno scherzo o di un maldestro tentativo di censura».

Sono queste le parole accese con cui i rappresentanti della lista civica Per Jesi, hanno commentato la lettera inviata dall’assessora Loretta Fabrizi ai direttivi dei Comitati di quartiere, in cui gli stessi vengono invitati a «un comportamento etico di base», riferendosi in particolare ai casi di coloro che nelle ultime settimane «alla luce dei numerosi volantini, pronunciamenti sui social, chat, riportano notizie prive di ogni fondamento e reiterati attacchi personali al limite del consentito», sulla vicenda dell’impianto rifiuti presentato da Edison per la zona industriale Zipa.


«I Comitati di quartiere voluti da questa Amministrazione sono nati per garantire partecipazione e rappresentanza, o questa per lo meno è stata l’idea venduta, e invece ci troviamo oggi a vedere un attacco inaccettabile verso qualsiasi forma di pensiero che non sia ad immagine e somiglianza dell’Amministrazione», scrivono da Per Jesi.


«Questa comunicazione è un grave tentativo di mettere a tacere i Comitati che semplicemente si sono spesi per richiedere chiarimenti al Sindaco in merito ai futuri progetti, come l’impianto che tratterà rifiuti pericolosi e amianto voluto da Edison, che interessano l’intera città, o anche hanno informato i cittadini del quartiere che legittimamente preoccupati chiedono di essere aggiornati, cosa che oltretutto avrebbe dovuto fare già da un anno l’Amministrazione comunale».

«Siamo di fronte a un procedimento amministrativo che sta facendo il suo corso come per legge, parlarne un anno fa non avrebbe avuto senso – ha spiegato l’assessora, in linea con quanto ribadito più volte dallo stesso sindaco Lorenzo Fiordelmondo -. L’iter amministrativo prevede varie fasi, è in corso una fase preliminare a cui farà seguito una di valutazione e poi la fase decisionale in cui a decidere sarà il Consiglio comunale è lì che si terrà conto dell’opinione di cittadini e dei Comitati di quartiere. L’iter va rispettato in tutte le sue tappe ma la scelta spetterà al Consiglio».

Alla comunicazione rivolta ai comitati l’assessora precisa che «si tratta di una lettera rivolta ai rappresentanti dei Comitati di quartiere, in qualità di assessore di riferimento per l’associazionismo, rispetto ad alcune situazioni che si sono create in seguito all’iter amministrativo avviato da Edison per l’impianto di rifiuti alla Zipa e che si riferiscono ad attacchi personali al Sindaco e ai membri della Giunta che insinuano la malafede del loro operato e diffondono notizie non vere sui fatti che stanno accadendo», ha spiegato l’assessora.

«L’obiettivo di questa lettera è quello di riportare la discussione, seppur animata che un tema come questo può comportare, nel rispetto dei toni e del regolamento previsto per i Comitati di quartiere che se da un lato nascono come espressione diretta dei cittadini, dall’altra rivestono a tutti gli effetti un ruolo istituzionale e i soggetti singoli che ne fanno parte, che con grande disponibilità hanno accettato questo incarico, si sono messi al servizio della comunità e come tali devono commisurare il confine sottile tra pubblico e privato».

«In questo non c’è nessuna censura, nessuna negazione della libertà di espressione, mi preme piuttosto che non vada perso lo spirito che anima il percorso intrapreso dai Comitati di quartiere, soltanto per gli attacchi personali di alcuni», ha evidenziato Loretta Fabrizi.

Nel testo della lettera l’assessora precisa «l’esigenza di chiarire con tutti i direttivi dei Comitati di quartiere che sta circolando all’interno delle chat un doppio documento che mette alla prova la tenuta dei Comitati così come li abbiamo pensati e condivisi, e in palese contraddizione con le disposizioni statutarie», scrive.

«Una cosa è la richiesta, legittima, di informazioni chiare e puntuali. La presenza dell’Amministrazione comunale nei numerosi incontri organizzati dai Comitati è la dimostrazione che c’è la massima disponibilità a fornire informazioni e chiarimenti. Altra è la strumentalizzazione a fini elettorali che nulla ha a che vedere con i Comitati stessi».

«Sembra però necessario a questo punto, anche alla luce dei numerosi volantini, pronunciamenti sui social, chat che riportano notizie prive di ogni fondamento e reiterati attacchi personali al limite del consentito, richiamare al rispetto di un comportamento etico di base che vincola coloro che hanno deciso, se pure generosamente e gratuitamente, di mettersi al servizio dell’Istituzione».

La convocazione del Consiglio comunale aperto, richiesto dalle forze d’opposizione e previsto per il 18 luglio, dovrebbe, dunque, fare chiarezza anche sulle informazioni poco chiare che sono circolate in questi giorni in nome della conoscenza dei rischi che comporterà questo progetto e nella necessità di mettere la comunità cittadina nelle condizioni di effettuare una scelta consapevole.

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