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Cronaca

Jesi Consiglio comunale aperto sulla Sanità, contributi e proposte

«Il diritto alla salute passa per il potenziamento del settore pubblico» afferma Jesi in Comune, «potenziamo la rete territoriale e gli strumenti informatici come la telemedicina», propongono Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi, Patto per Jesi e Fratelli d’Italia

di Redazione

Jesi, 22 febbraio 2023 – In vista del Consiglio comunale aperto sulla Sanità fissato per domani, 23 febbraio alle 10, i gruppi di maggioranza e opposizione nell’apprezzare il risultato raggiunto con la convocazione di un Consiglio dedicato e con la recente costituzione dell’Osservatorio sulla Sanità, mettono in luce le criticità da affrontare e da risolvere, alla presenza dell’assessore regionale di competenza, Filippo Saltamartini, e del commissario Ast Ancona, Nadia Storti.

L’intervento di Jesi in Comune

«Un risultato frutto di un percorso condiviso e partecipato che questa Amministrazione ha voluto intraprendere sin da subito con l’istituzione di un osservatorio permanente sulla sanità ed al quale parteciperanno i sindaci e le sindache dei Comuni della Vallesina, i rappresentanti degli operatori e delle operatrici della sanità e anche i referenti delle associazioni che si occupano di questi temi e i portatori di interessi diffusi».

«Riteniamo molto importante – sottolineano Lorenzo Grilli e Lucia Campanelli – che l’Amministrazione comunale abbia voluto offrire questa opportunità di confronto su un tema cruciale e fondamentale come la salute, dando quindi la possibilità di rivolgersi direttamente all’assessore regionale Saltamartini e alla commissaria straordinaria dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona Nadia Storti, in merito alla situazione dell‘ospedale Carlo Urbani e del pronto soccorso, dei presidi territoriali, della medicina generale e di quella di continuità, senza dimenticare la necessità di una piena applicazione della legge 194 del 1978, e delle linee guida del Ministero della salute sulla pillola RU486».

«La tutela del diritto alla salute garantito dall’art 32 della Costituzione, può passare solo dalla difesa e dal potenziamento della sanità pubblica, l’unica in grado di rispondere ai bisogni e alle necessità di tutti e tutte. Altrimenti rischia di diventare un privilegio».

L’intervento di Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi, Patto per Jesi e Fratelli d’Italia

«I gruppi Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi, Patto per Jesi e Fratelli d’Italia intendono dare un contributo in vista del prossimo Consiglio comunale aperto sulla Sanità , agendo con serietà, spirito costruttivo e di collaborazione nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale e della Regione Marche, focalizzando l’attenzione su alcuni punti secondo noi fondamentali e di auspicata condivisione con tutti i Consiglieri e le Consigliere comunali».

«Forte integrazione fra l’ospedale, e i relativi servizi, e il territorio, superando la visione “centralistica” dell’ospedale con un potenziamento della rete territoriale (Medici di Medicina Generale, Assistenza Domiciliare Integrata, Residenze Sanitarie Assistenziali), favorendo una gestione a domicilio di tipologie di pazienti diversi da quelli “acuti”, utilizzando all’uopo mezzi e strumenti, anche informatici e tecnologici quali telemedicina, telemonitoraggio e telerefertazione».

La situazione del pronto soccorso e dell’Osservazione breve intensiva è certamente deficitaria, dal punto di vista del personale servirebbero altri medici ed altro personale infermieristico e socio-sanitario, non risultando definitiva la soluzione di dirottare i medici ospedalieri (urologi, cardiologi, otorinolaringoiatri, ortopedici, dermatologi…) in pronto soccorso per i codici minori e piccoli traumi, in assenza di copertura da parte dei medici di cooperativa, già esistenti, ed a cui peraltro si fa un improprio ricorso».

«Prevenzione, diagnosi, cura, monitoraggio/assistenza: sono i pilastri su cui si basa il mantenimento di un buono stato di salute in una popolazione, azioni dalla cui corretta sequenza e dal cui corretto rapporto in termini di investimento si genera il benessere di una popolazione. Prevenire l’insorgenza di malattie significa anche diminuire la richiesta di prestazioni e quindi far rendere al meglio le strutture che erogano le prestazioni».

«E’ necessario quindi attivare in tale direzione concrete iniziative e progetti, coinvolgendo la popolazione, per la migliore attuazione del Piano Regionale per la Prevenzione 2020-2025».

Alcuni suggerimenti che si ritengono di formulare

«La copertura dei posti previsti nella pianta organica per i medici di pronto soccorso e per il personale infermieristico, così sopperendo alla attuale carenza, con bandi che possano prevedere, ad esempio, incentivazione monetaria e bonus ferie, con la medesima incentivazione per sanitari e parasanitari che già operano in pronto soccorso e Obi; in tal senso è necessaria una decisa interlocuzione della Regione con il Ministero della Sanità per sopperire alle criticità di personale del pronto soccorso e di altri reparti per rivedere le limitazioni di spesa per il personale invece previste da una normativa estremamente vincolante».

«Il superamento di alcune criticità quali quella legata all’assenza di una guardia medica pediatrica, alla situazione del Dipartimento di Salute Mentale, alla necessaria riorganizzazione ad esempio dell’Unità Terapia Intensiva Cardiologica e Cardiologia e di altri reparti, arrivando alle liste di attesa».

«Va perseguito il pieno coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci, ora diventata strategica, e per il cui funzionamento tanto si era già battuta la precedente Amministrazione, riconoscendone il possibile ruolo e la fondamentale funzione a favore del territorio».

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