Attualità
JESI Consulta per la Pace: la festa, i palloncini colorati e le “2000 idee”
3 Gennaio 2020
Dopo il tradizionale lancio, quest’anno più green, appuntamento pomeridiano in teatro con il tema “Medio Oriente”
JESI, 3 gennaio 2020 – Arriva la tradizionale Festa della Pace, il 6 gennaio.
A illustrarla è stata la conferenza tenuta oggi pomeriggio a Palazzo dei Convegni dal coordinatore della Consulta per la Pace Paolo Gubbi e dagli assessori Luca Butini e Marialuisa Quaglieri.
Nella medesima struttura è in corso la mostra della Consulta visitabile fino a lunedì. I materiali disponibili nell’archivio digitalizzato saranno inseriti nel sito del Comune per una maggiore visibilità.
Due gli appuntamenti previsti: la mattina dell’Epifania alle 11 il raduno presso il piazzale dell’ex Appannaggio con i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie. Alle 17 invece al teatro Pergolesi un interessante incontro sul Medio Oriente, terra martoriata da troppi conflitti.
È stato l’assessore alla cultura Butini ad aprire la conferenza, ricordando i recenti avvenimenti in Iran, Turchia, Siria e Israele.
«Non è affatto semplice – ha detto – promuovere comportamenti forieri di pace. La pace va coltivata anche e in primis sugli spalti dei campi da calcio su cui giocano i nostri figli, in famiglia, sul pianerottolo di casa».
La svolta green
La Consulta per la Pace ha festeggiato i suoi primi vent’anni il 28 dicembre scorso. Si tratta di una costola dell’Amministrazione comunale a cui aderiscono ormai trenta associazioni anche molto diverse fra loro, tutte tese a loro modo a mettere in pratica gli stessi principii.
Il suo coordinatore ha spiegato la svolta green del tradizionale lancio dei palloncini che si svolgerà fra tre giorni.
«Utilizzavamo già materiali biodegradabili, ma un margine di anni per la decomposizione resta, e l’elio è un gas sempre più raro, e per dare ulteriore impulso alla tematica ambientalista abbiamo ridotto il numero di palloncini quasi del 50%. Senza palloncini “2000 idee per la Pace” non ha senso, il sogno per i bambini va alimentato con il gesto di mandare messaggi di pace senza confini. Stavolta però forniremo un solo grappolo di palloncini per classe, invece di un palloncino per ogni bambino. Ogni piccolo studente avrà tuttavia anche un altro foglio per scrivere un messaggio individuale da imbucare in nuove cassette all’Appannaggio».
Dopo il raduno, la sfilata dei volontari accompagnati dalla banda cittadina verso piazza Federico II. A mezzogiorno il conto alla rovescia per il lancio di circa 700 palloncini.
Gubbi ha quindi ringraziato il corpo docente che rende possibile, nonostante la mole di lavoro da svolgere, questa prima parte della festa.
Siria e Medio Oriente a teatro
Alle 17, invece, si terrà un incontro a teatro sulla Siria e sul Medio Oriente, con ospiti d’eccellenza: la giornalista e scrittrice italo-siriana Asmae Dachan e il fotoreporter Gabriele Micalizzi. La prima è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica, mentre quest’ultimo ha rischiato la vita durante un attacco terroristico subìto durante un’intervista a un comandante curdo.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei 300 posti.
«Non solo questioni geopolitiche – ha spiegato Gubbi -, sottolineeremo l’aspetto umanitario: ci sono bambini al mondo che da quando sono nati hanno conosciuto soltanto la guerra».
Spazio, infine, al dibattito.
Il muro della gentilezza
C’è un’altra iniziativa che si inserisce nel contesto solidale e umanitario già creato dalla Consulta: il muro della gentilezza.
Si tratta di una mozione del consigliere Tommaso Cioncolini. «La sua approvazione – ha spiegato l’assessora alle Politiche di Solidarietà, Marialuisa Quaglieri – ha costituito un momento di condivisione utile a fare il punto sulla tematica della povertà, un problema sempre più emergente. Non volevamo costruire un nuovo muro ma utilizzarne uno già esistente, rendendo la città stessa una città gentile».
Il risultato è un pannello colorato permanente nel piazzale dell’Appannaggio: «A decorarlo è stato Giacomo Mariani del Liceo Artistico “E. Mannucci”. In posizione non centrale per garantire privacy ma ben riconoscibile, sarà inaugurato proprio in occasione della Festa della Pace, lunedì mattina. Non potevamo scegliere giorno migliore».
Il pannello presenta 10 appendiabiti. Pochi, perché l’azione di donare non voglia svuotare l’armadio, ma vedere il donatore privarsi di qualcosa pur di aiutare e rendere il capo disponibile per chi ha bisogno di scaldarsi.
Elisa Ortolani
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