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Cronaca

Jesi Convinto di aver acquistato un cellulare ma nel pacco solo 3 brick di succhi di frutta

La truffa si è consumata ieri pomeriggio in zona Porta Valle ai danni di un giovane, denunciato dalla Polizia Locale un napoletano di 43 anni con precedenti

Jesi – Era convinto di aver fatto un affare acquistando l’Iphone 15 Pro Max usato che gli era stato offerto a un prezzo stracciato di 500 euro.

Ma aprendo il pacco si è trovato l’amara sorpresa: al posto del cellulare c’erano tre brick di succhi di frutta. La truffa si è consumata ieri pomeriggio in zona Porta Valle ai danni un giovane del Bangladesh regolarmente residente in città.

La Polizia Locale, richiesto l’intervento da parte dell’extracomunitario, è riuscita con una indagine lampo a risalire al responsabile del reato che è stato pertanto denunciato all’Autorità giudiziaria.

La ricostruzione dei fatti

Il ragazzo, 27 anni, era in sella alla propria bicicletta e stava percorrendo via Giacomo Acqua quando è stato affiancato da una Fiat Panda di colore chiaro a bordo della quale vi erano due individui.

Uno di questi ha chiesto al giovane se fosse interessato all’acquisto di un cellulare usato ma di ottime performance per 700 euro. Il giovane, dopo aver preso visione del telefonino, contrattava per 500 euro e, una volta ottenuto il prezzo di favore, si recava al bancomat a prelevare la somma pattuita.

L’uomo consegnava al ragazzo il pacchetto, allontanandosi subito dopo e lasciando di stucco il malcapitato nel momento in cui, aprendo il contenitore, non trovava altro che tre brick di succhi di frutta.

Una volta allertata, la Polizia Locale avviava gli accertamenti che permettevano di identificare un individuo già noto all’Ufficio che, in precedenti controlli, era risultato l’utilizzatore del veicolo ripreso nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza presente in zona.

Mostrata la foto al giovane all’interno di un album fotografico, lo stesso riconosceva senza dubbio il napoletano di 43 anni, già deferito all’Autorità giudiziaria per un analogo reato da parte del Comando di Polizia locale guidato dal dirigente Cristian Lupidi, e che pertanto veniva nuovamente denunciato per truffa. 

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