Cronaca
JESI Cristiana Scuppa: «Casa delle donne un punto di riferimento»
4 Novembre 2021
Avvocatessa, è stata recentemente eletta presidente della realtà femminista jesina ma l’impegno risale a diversi anni fa
JESI, 4 novembre 2021 – Impegni, progetti e obiettivi: Cristiana Scuppa, presidente della Casa delle donne, è stata recentemente eletta alla guida della realtà femminista jesina.
Avvocatessa, si occupa principalmente di tematiche di famiglia e minori, è entrata a far parte della Casa delle donne nel 2009.
«Quando mi è stato chiesto di entrare a far parte della Casa delle donne, ho accolto con slancio questo invito. Il mio percorso è stato caratterizzato, come per le altre operatrici, da corsi di formazione anche con altre associazioni, prima fra tutte Casa delle donne di Bologna. Sì, fin da subito ho contribuito come professionista».
La Casa delle donne fa parte del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, cui partecipano le forze dell’ordine, i sindacati, la Prefettura.
«Questo ci consente di partecipare ai tavoli regionali e portare lì le nostre istanze».
Quali sono gli obiettivi che intende portare avanti nel suo mandato?
«In primo luogo mi sento di ringraziare la dottoressa Paola Moreschi per aver condotto Casa delle donne sin qui, l’eredità che ci lascia è inestimabile e quindi noi tutte abbiamo il dovere oltre che il desiderio, ma quello è sottinteso, di portare avanti ogni progetto già intrapreso e collaborare per la realizzazione di altre attività e fare in modo che Casa delle donne diventi, per un numero sempre maggiore di donne, punto di riferimento. Fra le attività che continueremo a portare avanti ci sarà senz’altro la sensibilizzazione e la prevenzione».
Il 25 novembre, “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, è vicino: state organizzando qualcosa?
«Nell’ottica della prevenzione e in vista del 25 novembre abbiamo pensato di partecipare a un bando di concorso, insieme ad altre due associazioni, Wwf e Sloofood, organizzato da Coop Alleanza 3.0, dal titolo “GenerAzioni_Giovani contro la violenza sulle donne”. In caso di vittoria potremo realizzare questo progetto coinvolgendo le scuole e i giovani e le giovani, dai 14 ai 18 anni. Riteniamo, infatti, che per cambiare il mondo sia importante partire da noi, dalle nuove generazioni e dal nostro territorio».
Quali sono le richieste più frequenti alla Casa?
«Senz’altro quelle di un supporto psicologico e/o informazioni legali».
Come possono le istituzioni aiutarvi nel vostro lavoro?
«Su che cosa le istituzioni possono fare per noi è una riflessione che stiamo facendo in questi giorni. Ciò che mi chiedo, invece, è che cosa noi possiamo fare per le istituzioni partendo dal presupposto che da parte nostra c’è stata e certamente continuerà a esserci massima disponibilità a collaborare con chi condivide il nostro pensiero e la nostra mission. A chi ce lo chiederà continueremo a mettere a disposizione le nostre competenze e le nostre professionalità al fine di sostenere, accogliere e aiutare le donne vittime di violenza».
Eleonora Dottori
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