Cronaca
JESI Croce Verde, raccolta fondi per operare in sicurezza
20 Novembre 2020
Servono dispositivi di protezione individuale e materiale per la sanificazione delle ambulanze
JESI, 20 novembre 2020 – «Non vi abbiamo mai abbandonato»: la Croce Verde di Jesi ha attivato una raccolta fondi tramite la piattaforma gofundme.com per finanziare le sue attività in soccorso alla popolazione.
«La Croce Verde è ancora impegnata a tutto campo nelle attività di soccorso per contrastare l’emergenza Covid-19 – si legge nella pagina della raccolta fondi -. È fondamentale garantire la protezione dei nostri soccorritori che operano quotidianamente in prima linea».
Sono i dispositivi di protezione individuale e il materiale per la sanificazione delle ambulanze che mancano.
Il lavoro della Croce Verde è incessante e non riguarda solo la pandemia: da poco è stata riattivata la spesa e la consegna di farmaci a domicilio, inoltre proseguono le attività ordinarie, dove comunque è sempre necessaria la bardatura dei volontari. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
«Abbiamo un servizio di 118 che opera h24 e h12, in attività complementare con quella della Croce Rossa – spiega Federico Marasca, consigliere della Croce Verde di Jesi -. Continuiamo con i cosiddetti servizi secondari, dialisi, terapie. Durante le scorse elezioni abbiamo aiutato i cittadini in quarantena a votare».
La bardatura dei volontari è composta da tuta, calzari, doppio paio di guanti, manicotti, visiera e doppia mascherina (ffp2 o ffp3 più chirurgica). Il tutto è monouso, solo la tuta costa 6 euro (la Croce Verde ha speso più di 1.500 euro nell’ultimo ordine).
Inoltre, fra un servizio e l’altro l’ambulanza ha bisogno di essere sanificata.
«Memori del primo lockdown, stiamo cercando di fare scorte per non mettere a rischio i militi: al momento ne abbiamo 3 colpiti dal Covid, è indispensabile proteggere gli altri e anche coloro che andiamo a soccorrere».
«Chiediamo a tutta la popolazione, alle aziende e a chiunque abbia a cuore la nostra causa, di far sentire il proprio sostegno con un atto concreto di solidarietà».
(e.o.)
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