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Cronaca

Jesi Crowdfunding per San Marco, raggiunti i 20.000 euro

Sono 111 i versamenti effettuati e quasi 1.000 i cittadini che hanno donato, in alcuni casi riunendosi in gruppo, Vittorio Massaccesi: «Sono molto soddisfatto», e l’assessora Melappioni: «Un bell’esempio di comunità»

Jesi – E’ stata finalmente raggiunta la quota di 20mila euro necessaria a realizzare il progetto di riqualificazione della chiesa di San Marco, stanziata come obiettivo della raccolta fondi avviata a febbraio su iniziativa del Comune di Jesi, dall’idea del professor Vittorio Massaccesi, neo 95enne.

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«Con le donazioni delle ultime settimane abbiamo raggiunto la quota desiderata – ha spuegato Vittorio Massaccesi, ex sindaco di Jesi -. Sono molto soddisfatto, personalmente mi sono dato da fare per sensibilizzare i cittadini a donare qualcosa per questo bene architettonico così prezioso per la città. Un bene che, essendo di proprietà comunale, appartiene a tutti noi cittadini e come tale meritava il contributo di tutti per dare il via a quello che rappresenta il primo passo verso il futuro restauro».

«La realizzazione del progetto di riqualificazione, permetterà, infatti, all’Amministrazione comunale di individuare gli interventi da effettuare, i relativi tempi e costi, per poi cominciare a cercare i finanziamenti necessari all’opera di restauro».

«Nelle ultime settimane ho avuto modo di coinvolgere nella raccolta i miei parenti, i Massaccesi-Gaetti che hanno versato 1.680 euro, poi l’associazione Mutilati e invalidi di guerra, che hanno contribuito per altri 250 euro, infine un privato ha versato la quota mancante, di 165,50 euro che ci ha permesso di raggiungere il traguardo dei 20mila euro».

Sono 111 i versamenti effettuati, ma molti di questi sono il frutto di un versamento collettivo, vari gruppi hanno partecipato con un bonifico unico, come ad esempio le corali che a San Marco si sono esibite con i concerti, in tutto quindi sono quasi 1.000 i cittadini che hanno versato un contributo per la chiesa.

La quota raccolta servirà ad avviare la stesura di un progetto completo di restauro architettonico e strutturale di San Marco, le cui ultime manutenzioni risalgono al Giubileo del 2000, una struttura che da sempre presenta problemi statici e di infiltrazioni d’acqua e che ora richiede un’importante manutenzione, per evitare che vengano intaccate dall’umidita le opere presenti all’interno.

La chiesa di San Marco, come molte altre chiese della città, è di proprietà comunale dal 1861. Fondazione benedettina che risale al 1.100, fu edificata in stile romanico con il convento e il campanile che poi sono stati abbattuti. Il passaggio dai benedettini ai francescani ne ha determinato il restauro in stile gotico, con l’ampia affrescatura e gli impianti decorativi più sfarzosi.

«E’ stato un bell’esempio di comunità cittadina – ha sottolineato l’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni -, la città si è attivata, l’Amministrazione, i singoli cittadini, le associazioni e i quartieri hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo, dando così un futuro a questo bene architettonico che oltre ad avere un valore inestimabile, è simbolico della nostra comunità, è un luogo in cui possiamo riconoscerci».

«Ognuno ha dato il suo contributo e ha avuto un ruolo, a partire dal professor Massaccesi che è stato il primo a mettersi al servizio di un percorso, con la determinazione e l’umiltà che lo contraddistinguono, tanto più che questo percorso non è immediatamente visibile, perché prevede prima la realizzazione di un progetto, poi la ricerca di finanziamenti opportuni, infine l’organizzazione dei lavori, quindi i cittadini hanno dimostrato un grande senso di appartenenza e di fiducia».

Mercoledì prossimo, 26 giugno, l’Amministrazione comunale e il professor Vittorio Massaccesi presenteranno in una conferenza stampa il risultato raggiunto.

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