Cronaca
JESI Cultura, arte e bisogni del territorio: i progetti della Fondazione Carisj
11 Gennaio 2022
Il presidente Paolo Morosetti e il segretario generale Mauro Tarantino hanno presentato le attività programmate per quest’anno
JESI, 11 gennaio 2022 – Sarà un anno all’insegna dell’arte, della cultura ma anche di vicinanza e ascolto dei bisogni del territorio: su questi aspetti si concentreranno, infatti, le attività programmate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi per il 2022.
Ad illustrarle questa mattina a Palazzo Bisaccioni, sede Carisj, sono stati il presidente Paolo Morosetti (foto in primo piano), il segretario Mauro Tarantino e il consigliere Agostino Valentini.
«Consiglio di amministrazione compatto sulla necessità di rispondere al bisogno che il territorio fino a qualche anno fa non aveva – ha esordito Morosetti -. Partiamo con il progetto Neet rivolto a ragazzi dai 13 anni che hanno lasciato la scuola e non lavorano: un fenomeno nascosto, uno spreco di risorse, verso il quale vogliamo intervenire». Una decina quelli cui si chiederà di entrare a far parte del progetto, della durata di nove mesi, del territorio di Jesi e della Vallesina.
Altro fronte è quello della povertà: «A gennaio uscirà un bando pubblico dell’importo di 50.000 euro, con beneficiari enti assistenziali, finalizzato all’acquisto di prodotti di prima necessità (alimenti, vestiario, igiene, materiale scolastico), al pagamento di utenze (acqua, gas, luce)», ha aggiunto Morosetti, evidenziando come la pandemia abbia allargato le fasce sociali più povere che necessitano di sostegno e supporto.
Già lo scorso anno sono stati impegnati 20.000 euro, frutto di residui di bilancio e immediatamente erogati, per il sostegno di 3 enti assistenziali, di comprovata serietà ed efficienza, che si occupano del “food” per le famiglie disagiate e di certo bisognose di sostegno.
Continua l’attività di recupero del patrimonio artistico: a gennaio uscirà un bando pubblico con l’importo di 20.000 euro. La Fondazione, sistematicamente dal 2015 ma anche in passato, svolge tale attività che ha portato ad oggi al recupero di 57 opere, per un investimento complessivo di 217.000 euro.
Degna di nota la collezione donata da Sergio Angeletti, nativo di Jesi ma da sempre residente a Milano, giornalista e divulgatore scientifico, che già ha impreziosito le collezioni della Fondazione con numerosi volumi e pezzi unici. La nuova donazione si compone 3.148 libri di cui 254 del periodo 1850 – 1950, uno rarissimo libro del 1516, dieci libri del ‘700, e inoltre 321 riviste di biologia, zoologia e naturalistica.
«Abbiamo avuto un’importante richiesta dall’Università St. Andrews in Scozia che sta organizzando una ricerca e una mostra su Sarah Bowdich e altre donne del XIX secolo che si sono dedicate alla scienza naturale ma sono state poco riconosciute dai loro coetanei – ha aggiunto Tarantino -. La Fondazione in occasione dell’8 marzo scorso aveva organizzato un seminario sulla figura di questa scienziata, partendo da un volume presente nella collezione donata da Angeletti».
Si tratta della raccolta delle prove di stampa dei disegni che la Bodwich ha fatto per pubblicazioni di altri autori. Pezzo unico al mondo, perché sono le bozze di stampa provenienti dalla lastra litografica.
Proseguiranno quest’anno il Premio Utopie di Bellezza, dedicato a Giuliano De Minicis quest’anno rivolto alla fotografia, e la collaborazione con il Comune di Senigallia. E’ iniziata anche la collaborazione con Gallerie d’Italia, di Banca Intesa, che sfocerà a fine 2022 nell’organizzazione di una grande mostra, a Palazzo Bisaccioni, con le opere della loro
prestigiosa e copiosa collezione.
Eleonora Dottori
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