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Cronaca

JESI DIPENDENZE TECNOLOGICHE, OIKOS INAUGURA UN CENTRO DI PREVENZIONE

JESI, 23 marzo 2017 – La sala della II Circoscrizione, in via San Francesco, ospiterà domani, venerdì  24 marzo, la presentazione del Centro Regionale OIKOS per la prevenzione, diagnosi e cura delle dipendenze tecnologiche; una patologia che in quest’epoca avanzata di PC e strumenti di comunicazione avanzati coinvolge un numero sempre maggiore di persone, per lo più giovani. L’incontro si svolgerà alle ore 17 e vedrà impegnati personaggi legati alla materia; oltre a don Giuliano Fiorentini, Presidente dell’Oikos, i partecipanti riceveranno il saluto del Presidente del Consiglio Regionale Marche, Antonio Mastrovincenzo, e quello di Carlo Ciccioli, Direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Area Vasta 2 dell’Asur. A trattare la materia sono stati chiamati Giuseppe Lavenia, che presenterà “Alcuni dati e la situazione di bisogno” e disserterà su “Internet e le sue dipendenze”; Claudio Cardinali affronterà il tema: “Nuove dipendenze, quale prevenzione?”; chiuderanno il pomeriggio di studio Lorenzo Bocchini e Fabio Geminiani impegnati ed illustrare “La metodologia teorica operativa del Centro Regionale Oikos per la diagnosi e cura delle dipendenze tecnologiche”.

Con questo convegno l’Oikos intende informare i soggetti coinvolti (giovani, famiglie, scuole, istituzioni, ecc.) su questo ulteriore rischio che si corre diventando dipendente dalla rete e dai suoi trabocchetti. “Il gioco d’azzardo patologico e le patologie che ne derivano – riporta la nota – sono temi che stanno segnando la modernità e questi comportamenti persistenti e compulsivi dovrebbero indurre ad una riflessione sulle conseguenze non sulle persone e sulle famiglie coinvolte, ma anche sulle motivazioni che spingono alla dipendenza, specie le persone più deboli e più esposte al rischio, come i minori, gli adolescenti e le persone sole. Le nuove tecnologie – è stato detto nel corso del dibattito svoltosi in Consiglio Regionale – rendono poi il fenomeno più diffuso e pericoloso, vista la facilità di connessione ad internet che consente, anche tramite semplice smartphone e, quindi, la possibilità di accedere a siti di scommesse, senza barriere fisiche”.

(s. b.)

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