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Cronaca

Jesi Dodicenne derubato dal branco, avviate le indagini

Denuncia formalizzata ai Carabinieri, intanto il Sindaco ha telefonatato alla mamma del ragazzino accerchiato da quattro bulli e ha anche espresso fiducia nelle Forze dell’ordine

Jesi – «Ho piena fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine», ha detto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo all’indomani dell’aggressione al dodicenne jesino che mercoledì sera, intorno alle 20, è stato accerchiato da quattro bulli che gli hanno intimato di consegnargli i soldi che aveva.

Ieri il Sindaco si è sincerato della situazione e dello svolgimento dei fatti, contattando telefonicamente la mamma del ragazzino e manifestandole la sua vicinanza.

«Ho sollecitato caldamente la mamma a sporgere denuncia per quanto accaduto», ha detto.

Il gruppetto di bulli, ognuno con il volto travisato da bandane, si era avvicinato minacciosamente al ragazzino che camminava da solo, presso l’antistadio di Viale Cavallotti, con l’intento di estorcergli denaro. Lui, spaventato, aveva gettato cinque euro a terra ed è scappato.

Poi la denuncia di quanto successo, la sera stessa, da parte della mamma tramite social e ieri mattina, come avevamo anticipato, la querela formalizzata presso la Compagnia Carabinieri.

Analogamente ad altri episodi di delinquenza giovanile avvenuti negli ultimi mesi in varie zone della città, denunciare è fondamentale per dare la possibilità alle Forze dell’ordine di individuare i responsabili e attuare di conseguenza i dovuti provvedimenti.

I quattro componenti del branco hanno agito con il volto travisato ma i militari conoscono bene l’ambiente nel quale si muove questa teppaglia e da chi è composta, acquisite le informazioni si è già in fase di indagine e i bulli potrebbero avere le ore contate.

Restare nell’ombra, subire e non denunciare permetterà a questi delinquentelli di ripetere le stesse azioni criminose contro altri giovani e non. Bisogna fermarli.

(foto in primo piano, l’antistadio dove mercoledì sera ha agito il branco)

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