Attualità
JESI DONATI LIBRI ALLA SCUOLA PRIMARIA “FEDERICO CONTI”
30 Novembre 2019
Consegnati stamattina 78 testi da Claudia Lancioni dell’Anffas, all’iniziativa hanno collaborato anche Aido e Sandro Grilli titolare della ex Libreria Cattolica
JESI, 30 novembre 2019 – Da anni l’Anffas raccoglie libri nuovi e usati di ogni genere, tanto da aver costituito una piccola biblioteca miscellanea nel locale che il Comune ha concesso in affitto all’associazione e all’Aido.
Stamattina 78 libri sono stati portati alla primaria Federico Conti, alle 10.15, durante la merenda (foto in primo piano), essendo la scuola in cerca di libri per ampliare la scelta della lettura. L’iniziativa ad opera di Claudia Lancioni, membro dell’associazione, in collaborazione con Bruno Baiardi dell’Aido e Sandro Grilli, titolare dell’ex Libreria Cattolica: «Lo ringrazio di cuore – sottolinea Claudia – per i cinquanta testi che ci ha donato».
«Per ora abbiamo accumulato circa 4 mila libri – continua Claudia Lancioni, che è anche consigliera comunale -. Vorremmo far gestire una libreria a ragazzi in carrozzina, ma al momento non possiamo permetterci l’affitto di un locale tanto grande».
Mancano circa 60 libri da catalogare che sabato prossimo saranno nuovamente distribuiti alla Conti o ad altre scuole che ne hanno bisogno.
«I bambini – commenta – sono stati molto felici, non mi aspettavo tanto entusiasmo, impaurita dalla perdita della cultura del libro che si osserva ultimamente».
La lettura rende empatici, trasmette nozioni, innalza il tono dell’umore e ristabilisce l’equilibrio psichico, senza effetti collaterali. La lettura favorisce l’elasticità mentale perché fa appropriare di esperienze altrui che vengono interiorizzate.
La lettura, infine, è legata anche al concetto di scrittura, ed è preoccupante l’aumento di diagnosi di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.
«Non voglio dire che sia colpa totalmente di tablet, cellulari o hi-tech – conclude – ma sicuramente le nuove generazioni hanno poca dimestichezza con la lettura tradizionale».
Elisa Ortolani
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