Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Economia, confronto tra candidati Sindaco tra le scintille

Si è svolto ieri all’Hotel Federico II organizzato da Confapi: da Amazon al ponte San Carlo le questioni affrontate

Jesi, 24 maggio 2022Sala gremita ieri pomeriggio all’Hotel Federico II per il confronto tra candidati Sindaco organizzato da Confapi sull’economia.

Mauro Barchiesi

A introdurrre il pomeriggio è stato il presidente di Confapi Mauro Barchiesi, quindi la conduzione a cura del giornalista Fabio Lo Savio.

Di «spirito di servizio e amore per la città» hanno parlato Marco Cercaci (Italexit e PdF) e Paola Cocola (Lavoro e Libertà) nello spiegare i motivi della candidatura. Ha ricordato i 30 anni dalla strage di Capaci il candidato Lorenzo Fiordelmondo (Pd, Jesi in Comune, Jesi Respira, Repubblicani Europei, Con Senso Civico).

«Identità chiara nel centro sinistra per la nostra coalizione».

«Da noi non ci sono iscritti ai partiti» le parole di Matteo Marasca (civiche: Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti e Patto x Jesi).

Il confronto è iniziato con le scintille del candidato Antonio Grassetti (Fratelli d’Italia) rivolto all’omolgo delle civiche: «Solo candidati mascherati, una candidatura questa che sembra quella dei feudatari con i vassalli».

Quindi i temi economici.

«Per usare una metafora si potrebbe dire che, dati alla mano, la nostra regione rischia la retrocessione. Una situazione complessa», ha introdotto Lo Savio.

«Jesi deve tornare a essere centrale nel panorama economico e uscire dall’isolamento», le parole della Cocola.

Fiordelmondo, collegato da remoto perché positivo al covid ha precisato come «nel nostro programma c’è l‘istituzione di un ufficio territoriale per intercettare bandi europei: ci sarà un assessore allo Sviluppo economico e avremo cura di incentivare l’imprenditoria, soprattutto giovane».

«Il saldo tra aperture e chiusure nella nostra città non è rassicurante – ha detto Grassetti -. Questa situazione preoccupa, va presa in mano immediatamente».

«Costi delle materie prime, carburanti, bollette: serve un’mministrazione seria e coesa per la città», le parole di Marasca che ha ricordato i fondi del Pnrr (investimenti per 4,6 milioni di euro in tutta la provincia di Ancona).

Quindi Cercaci: «Siamo preoccupati di come il Governo ha gestito pandemia e green pass».

Si è poi tornati a parlare del Caso Amazon. L’area oggetto dell’insediamento era stata considerata ottimale per la logistica già negli anni Ottanta, quando infatti nacque l’Interporto.

«Che si chiami Amazon o meno, in quella zona serve un investitore serio per la logistica. Il Comune di Jesi non ha incassato oneri di urbanizzazione per opere cofinanziate che non sono coperte» ha detto Fiordelmondo.

«I rapporti sino ad ora sono stati costruiti con Scannell: Valencia non c’entra, il Pd regionale ha sbagliato. Speriamo tutti che Amazon arrivi, poi parliamo dei diritti del lavoratori», ha detto Grassetti.

«Sono fiducioso delle parole di Stronati (presidente Interporto) e che la vicenda possa consludersi positivamente: la città vuole questa operazione», le parole di Marasca.

«Il sito è idoneo, dobbiamo andare avanti – ha detto Cercaci -. Posti di lavoro e indotto sono un’ottima premessa, il Sindaco deve fare da regia perché strutture come questa possono essere spaccasassi».

«Sì ad Amazon, ma va presa con le pinze: fino a oggi poca trasparenza e rimpallo di reponsabilità. Dobbiamo stare attenti a leggere bene le esigenze del territorio», ha chiuso la Cocola.

(Redazione)

©riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]