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Jesi Edison: caso manifesti, anche Tnt solidale col Comitato di Quartiere Smia

«Riteniamo che l’atto di indagine amministrativa promosso dall’azienda sia di assoluta gravità»

Jesi – Abbiamo appreso da quanto comunicato dal Comitato di Quartiere “Smia – Zona Industriale” di Jesi che la Edison Next ha chiesto l’accesso agli atti amministrativi per acquisire informazioni circa l’affissione di manifesti, il cui contenuto di critica all’impianto di gestione rifiuti proposto dal Gruppo industriale è stato ritenuto dalla Edison fuorviante e lesivo nei suoi confronti.

Riteniamo che l’atto di indagine amministrativa promosso nei confronti delle cittadine e dei cittadini del Comitato sia di assoluta gravità. La gravità non riguarda tanto gli eventuali strascichi giudiziari, che sarebbero del tutto infondati, quanto piuttosto il fatto che simili iniziative sono idonee a esplicare un effetto inibitorio e di deterrenza nell’esercizio del diritto di critica e di libera manifestazione del pensiero.

L’iniziativa intrapresa da Edison Next, tanto più alla luce del contenuto assolutamente legittimo del manifesto “incriminato”, segna un salto di qualità che oltrepassa la specifica problematica dell’impatto ambientale della piattaforma di gestione dei rifiuti, per investire direttamente il tessuto democratico della città, la libera dialettica all’interno della comunità cittadina, sulla quale non può pesare l’ipoteca di possibili denunce e richieste di risarcimento per le opinioni che vengono espresse.

Jesi / Edison, manifesti contro l’impianto dal «contenuto lesivo»

In queste settimane si è ripetutamente parlato di percorso partecipato, di istruttorie pubbliche e di consultazione dei cittadini: ma non può esserci alcun reale “percorso partecipato” se non viene garantito con rigore il diritto alla critica e al dissenso. Sono bastate poche ed essenziali righe di un manifesto perchè Edison agitasse lo spettro di contenuti “lesivi” nei suoi confronti: sarebbero queste le premesse di un libero confronto democratico all’interno della comunità cittadina?

È necessario e urgente rispondere a simili iniziative con assoluta fermezza sia a livello sociale, che a livello istituzionale. Ciò anche alla luce del sempre più diffuso fenomeno delle cosiddette “Slapp”, acronimo di Strategic Lawsuits Against Public Participation, ovvero della sempre più consolidata pratica, da parte di multinazionali, governi e potentati economici, di promuovere o minacciare azioni legali, seppur infondate, contro attivisti e giornalisti al solo fine di imbavagliare la critica e di frenarne la libera espressione: proprio nel mese di marzo di quest’anno l’Unione Europea, vista l’estensione del fenomeno, ha approvato per contrastare la pratica delle “Slapp” la Direttiva n. 2024/1069, che gli Stati membri dovranno recepire nei loro ordinamenti interni.

Per quanto ci riguarda esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Comitato “Smia – Zona Industriale”, dichiarando da subito che sottoscriviamo integralmente “senza se e senza ma” il contenuto del manifesto e mettendoci a disposizione per ogni iniziativa che si intenderà intraprendere su questo versante.

Ci sembra, comunque, utile ricordare a noi stessi e a chiunque altro che la capacità di resistenza democratica è ben radicata nella nostra città e nella sua storia: chi la ignora avrà senza dubbio modo di conoscerla.

Spazio Comune Tnt

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